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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Via di Corticella

Alstom, fumata nera: via ai trasferimenti, pronto sciopero dei lavoratori

L'annuncia arriva dai sindacati, che ribadiscono la loro contrarietà, sottolineando che "Alstom fa un lavoro estremamente specializzato per cui le competenze tecniche impiegate non devono andare disperse"

Autunno caldo all'Alstom di via Corticella a Bologna, leader mondiale nella progettazione e nella realizzazione dei sistemi che permettono la gestione ed il controllo del trasporto ferroviario e metropolitano. Dopo la fumata nera dell'incontro di ieri tra azienda, Fim, Fiom e Uilm, l'azienda ha comunicato, questa mattina, alla RSU Alstom che verranno consegnate già oggi le prime lettere di trasferimenti (11 trasferimenti collettivi verso Sesto San Giovanni). Entro il 30 settembre, inoltre, saranno inviate le altre quattro missive (trasferimenti individuali verso Lecco) e a seguire le ulteriori lettere con 18 trasferimenti che diventeranno realtà non appena ci sarà la disponibilità dalle varie sedi dell'azienda sul territorio nazionale.

Le organizzazioni sindacali ribadiscono la loro "contrarietà ai trasferimenti, Alstom è  un' azienda di 600 dipendenti con moltissimi collaboratori esterni, che fa un lavoro estremamente specializzato per cui le competenze tecniche , ivi impiegate, non devono andare assolutamente disperse, sebbene questa sia la  politica che l'azienda da tempo sta mettendo in campo".

Durante l'assemblea dei lavoratori di questa mattina, sono state illustrate le iniziative di mobilitazione, già discusse ed approvate dal Coordinamento sindacale nazionale Alstom Italia. Trattasi di due ore di sciopero da svolgersi non appena partirà la prima lettera di trasferimento ad un lavoratore di Alstom Italia,  a questo punto probabilmente già lunedì, che si aggiungono al pacchetto di sciopero nazionale contro la riorganizzazione interna, che, a Bologna,  vedrà i lavoratori in sciopero, giovedì 8 settembre, per otto ore, con presidio sotto la sede della Regione Emilia Romagna.

Un primo incontro interlocutorio tra istituzioni regionali e sindacati si terrà giovedì 8 settembre presso l'assessorato alle Attività produttive. Si esporrà nel dettaglio la situazione e   valutarà il possibile contributo istituzionale "al fine di  evitare il rilevante  impatto sociale delle  scelte  aziendali, sia in termini occupazionali che in termini di sicurezza nel  trasporto pubblico ferroviario".


 

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