Alstom, sindacati incontrano parlamentari PD: "Si faccia chiarezza sul futuro dell'azienda e dei dipendenti"
Francesconi: "Non possiamo accettare che vengano attuate politiche, in un paese che deve ripartire, che penalizzino una grande azienda come Alstom"
La Cisl e i metalmeccanici della Fim hanno incontrato questa mattina l'onorevole Andrea De Maria per discutere della situazione Alstom, il gruppo che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie, che ha anche a Bologna, un sito produttivo interessato dalla riorganizzazione aziendale in discussione in questi mesi e che vede a rischio 22 lavoratori nella sede bolognese.
"E' chiaro che non possiamo accettare che vengano attuate politiche, in un paese che deve ripartire, che penalizzino una grande azienda come Alstom. Abbiamo chiesto - dichiara Danilo Francesconi, segretario generale aggiunto Cisl Area metropolitana bolognese- all'onorevole De Maria e sollecitato, a Roma, anche Marilena Fabbri e Gianluca Benamati di essere parti attive verso il Governo, affinché venga fatta massima chiarezza sul futuro di questa azienda e,soprattutto, delle migliaia di lavoratori di tutto il territorio nazionale. Non si può fare una politica di mobilità sostenibile, sostenuta in tutte le occasioni dal Governo e depauperare un patrimonio di conoscenze tecnico-progettuali come quelle racchiuse nell'intera azienda Alstom".
"Alstom oltre ad avere un'importanza produttiva nel tessuto economico cittadino con i suoi circa 600 dipendenti, ha anche una valenza fondamentale per il trasporto pubblico locale. Auspichiamo - commenta Roberta Castronuovo della segreteria Fim Cisl Area metropolitana bolognese - che il servizio ferroviario regionale possa essere potenziato in tempi utili, per dare risposte ai numerosi pendolari che utilizzano il servizio facendo fronte allo scarico produttivo dello stabilimento bolognese".
