rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Appalti pubblici e privati: al via nuovo protocollo contro le irregolarità

Siglata l'intesa sulle "buone prassi" che regolamenteranno i bandi e l'applicazione di contratti e capitolati d'appalto. L'obiettivo: maggior trasparenza, sicurezza e qualità nella realizzazione delle opere

Dopo due anni di lavoro nel CLES (Comitato per il Lavoro e l'Emersione del Sommerso) è stato siglato un protocollo d’intesa in materia di appalti pubblici e privati nella provincia di Bologna, finalizzato al contrasto del lavoro sommerso e irregolare. E’ il frutto di un’azione sinergica tra la Direzione Provinciale del Lavoro, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le Associazioni imprenditoriali, la Provincia e la Ausl.
 
Il protocollo, che individua e stabilisce buone prassi con l’obiettivo di favorire la corretta stesura di bandi nonché l’applicazione dei contratti e dei capitolati di appalto, si propone di arginare il crescente diffondersi di aggiudicazioni a basso costo che favoriscono l’impiego di manodopera irregolare, non garantendo, peraltro, condizioni di lavoro e sicurezza adeguate e qualità nella realizzazione delle opere.
 
PRINCIPI BASE NEL NUOVO PROTOCOLLO  - Il protocollo stabilisce, quindi, i principi di base che dovranno caratterizzare i bandi. L’aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, deve anche prevedere elementi tecnico–qualitativi, adeguati alla natura e all’oggetto del contratto, ai quali attribuire punteggio sostanzialmente prevalente rispetto a quello del prezzo.
 
Imprescindibile per partecipare alle procedure di gara, sarà il possesso, per l’intera durata dell’appalto, dei requisiti essenziali inerenti la correttezza del rapporto di lavoro tra le imprese e i dipendenti: rispetto della contrattazione collettiva, delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e di tutti gli adempimenti di legge, compresa la presentazione del DURC (documento unico di regolarità contributiva).
 
CLAUSULA “SOCIALE” - “E’ importante - secondo Fabrizio Ungarelli della segreteria Cisl di Bologna, uno dei promotori del documento - aver inserito sia una ‘clausola sociale’ ovvero valutare la qualità del servizio in base al progetto gestionale, tenendo conto così della continuità dell’azione degli operatori presso l’azienda, delle attività di formazione verso gli operatori, della qualità degli organici inseriti nell’azienda, delle certificazioni di qualità possedute, che una ‘clausola economica’ riferita agli oneri per le aziende relativamente alla contrattazione di secondo livello e alla previdenza complementare”.
 
DATI PREOCCUPANTI DALLE ISPEZIONI - Tale accordo assume una rilevanza particolare alla luce degli ultimi dati emersi dal CLES di Bologna (maggio 2011) in merito alla vigilanza globale dell’anno 2010, che registrano un aumento, rispetto all’anno 2009, di illeciti riscontrati in aziende ispezionate +26,67% nell’industria, +11,86% nell’edilizia, +51,89% nel terziario, così come aumentano le posizione lavorative irregolari, prevalentemente riferibili a lavoratori in nero o con rapporti di lavoro non corretti: +24% nell’industria, +39% nell’edilizia e +43% nel terziario, solo l’agricoltura registra una diminuzione di posizione lavorative irregolari del 54%.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Appalti pubblici e privati: al via nuovo protocollo contro le irregolarità

BolognaToday è in caricamento