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Economia

Banca di Bologna, Ferrari: "Chiudiamo il 2022 con un utile record di oltre 17,6 milioni di euro"

A tirare le somme dell'anno è il Direttore Generale Alberto Ferrari

La Banca di Bologna  chiude il 2022 con un utile  di oltre 17,6 milioni di euro (17,638 milioni). A tirare le somme è Alberto Ferrari, Direttore Generale: "Viene azzerato il credito deteriorato netto che si attesta allo 0.2%.  I dati del Bilancio 2022 evidenziano indicatori che pongono la Banca tra gli istituti con gli indici di “solidità” più elevati a livello nazionale: Cet One Ratio al 24% e Texas Ratio al 14.3%. Di particolare soddisfazione inoltre i risultati dell’attività caratteristica della Banca che, nonostante il difficile contesto, registrano un incremento della Raccolta Diretta (+3%) e un incremento degli impieghi in bonis (+8,5%)”.

Tra i risultati positivi registrati Ferrari evidenziano come “al di là dell’utile - prosegue Alberto Ferrari - è ancora più importante che abbiamo praticamente azzerato il credito deteriorato netto (ora allo 0,2%): uno dei migliori dati nel nostro Paese. Questo è il frutto di una politica prudente, avendo la Banca anticipato le regole di Basilea (c.d. Calendar Provisioning)  fino al 2024-25."

Poi il DG dettaglia qualche dato su Clienti, Soci, iniziative di interesse sociale e di solidarietà. “Sono 8.000 i nuovi clienti da inizio anno – ricorda Ferrari -  con crescita dei conti correnti del 15% circa. Il numero dei nostri Soci ha superato quota 14.350 grazie a circa 800 nuovi ingressi". 

Tra le iniziative della Banca anche progetti volti al territorio e alla responsabilità sociale. Nel 2022 sono stati  più di 70 i progetti sostenuti, con 50 realtà del territorio tutte legate prevalentemente al terzo settore. “Sono stati erogati circa 600.000 euro nel corso del 2022 in progetti di responsabilità sociale, formazione, inclusività e cultura. E’ parte della missione che ci caratterizza: cercare di migliorare il contesto nel quale viviamo, ridare al territorio parte di quello che dal territorio riceviamo”.
Per il 2023 i dati in generale sono per Ferrari migliori rispetto a recenti aspettative e previsioni di una potenziale recessione, data ora per molto limitata e breve. “Sarà comunque un 2023 più complicato del 2022, ma sarà meglio delle attese, stando attenti all’impatto dell’inflazione su imprese e famiglie che può rallentare un certo meccanismo di consumo. Il nostro territorio è ricco, con risparmi importanti che fanno spesso da ammortizzatore sociale in contesti di difficoltà e i nostri imprenditori si sono sempre dimostrati reattivi e capaci nell’affrontare qualunque sfida”.

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