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Bologna senza turisti, gli esercenti: "Difficile essere ottimisti, mai visto un agosto così" |VIDEO

Come la vedono negozianti, ristoranti e pub del centro storico? "E' cambiato il modo di vivere, per il settore sarà molto difficile venirne fuori senza l'aiuto da parte dello stato"

C'è chi ha chiuso per ferie per un mese, chi dopo il lockdown non ha mai riaperto e chi ha ridotto l'orario, come il caffè Zamboni, sotto le due torri: "Prima aprivamo alle 7.30, ora alle 11 - dice il barista a Bologna Today - c'è un calo drastico e dietro il banco lavorano 4 persone". 

E' davvero diversa questa Bologna con pochissimi turisti, e, come tutte le città, dopo il lockdown, sta cercando di  affrontare un brusco risveglio, tra nuove regole e meno presenze, come quella degli studenti o degli stessi bolognesi che spendono in modo più oculato. 

"Non c'è paragone con gli altri anni - ci dice Nicole, responsabile del ristorante Ca' Pelletti di via Zamboni - ce la stiamo mettendo tutta, pian pianino, ma ci mettiamo soprattutto la speranza". 

Claudio nella sua edicola all'incrocio tra via Rizzoli e via Indipendenza ha affisso un cartello: "Cercasi Clienti": "Non ho mai visto un agosto così, il mio riferimento sono le calamite, ora ne vendo un decimo, se ci tolgono la speranza, siamo finiti... Capisco però anche i turisti che hanno paura". 

Alla "Bottega I Portici" di Piazza Ravegnana hanno anche un "totem anti-covid", si possono cioè usare i guanti per ordinare e pagare, senza avere nessun "contatto umano": "Con la riapertura, pian piano siamo riusciti a reintegrare tutto il personale - è ottimista Elia, chef della Bottega - ad agosto le persone verranno, l'anno scorso è stato bellissimo, Bologna era sempre piena e abbiamo lavorato a pieno regime, ora sappiamo le difficoltà quindi andiamo incontro a un'azienda che non ci ha abbandonato". 

Rilanciare il turismo in Emilia Romagna: l'UE scende in campo a supporto del settore

"Negli ultimi 3-4- giorni, il turismo sembra abbia avuto una piccola crescita - dice Stefano che vende tabacchi e souvenir in Strada Maggiore - ma una cosa che penalizza le attività del centro è lo smart working che ha eliminato i dipendenti delle aziende, clienti che io ho perso". 

"Si sta belli larghi - dice Massimo Zucchini del Pub Celtic Druid di via Caduti di Cefalonia - ma è una situazione pesantissima, non solo turisti e studenti, ma anche i bolognesi, c'è gente che ha ancora paura ad uscire di casa". 

Zucchini è anche presidente di Confesercenti: "La crisi forte arriverà da settembre, chi ha un po' di tavoli fuori sta lavoricchiando, l'importante è cercare di tenere botta. Noi abbiamo tolto circa 140 sgabelli, la gente sta molto più larga, ma ne viene molto meno. E' molto difficile cercare di essere ottimisti, la richeista continua e costante è che a livello statale si trovi il mododi affrontare le attività, sara molti difficile uscirne senza aiuti". 

I dati di Confartigianato

È del -66,5% la flessione delle presenze turistiche (il numero dei pernottamenti in regione, ndr) in Emilia-Romagna nei primi cinque mesi del 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, secondo il Servizio Statistica regionale.

I dati, elaborati dal Centro Studi di Confartigianato Emilia-Romagna su una rilevazione effettuata a giugno 2020 su oltre mille micro e piccole imprese emiliano-romagnole, evidenziano che nel bimestre aprile-maggio si è registrato un calo del fatturato più ampio di 8,7 punti (-55,4%) per le imprese che intercettano una significativa domanda turistica rispetto al totale delle imprese artigiane (-46,7%).

Alla fine del secondo trimestre 2020 in Emilia-Romagna le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 17.268, pari al 13,8% dell’artigianato totale e danno lavoro a 53.666 addetti.

“Il calo nelle presenze turistiche non ci coglie di sorpresa - commenta Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna nonché vice presidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese -, ma osservando il traffico sulle autostrade, e il traffico che si sviluppa soprattutto nei weekend, siamo fiduciosi che questo periodo estivo segnerà un recupero per la filiera del turismo della nostra regione”.

“Il nostro augurio è che siano in tanti coloro che hanno scelto le nostre spiagge, le nostre montagne e le nostre città d’arte - conclude il presidente Granelli -, per trascorrere qualche giorno sereno in vacanza e per godere dei servizi, della bellezza e della speciale ricettività che le imprese del turismo sanno offrire”.

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