Con il passaggio dall'Imu del 2012 alla Tasi del 2014, il gettito sulla prima casa per le città del'Emilia-Romagna non è omogeneo. Cresce a Bologna del 17%, a Rimini e Ferrara del 23% e a Reggio Emilia del 7%. Rimane sostanzialmente invariato a Parma, Piacenza e Ravenna. Cala del 6% a Modena e del 10% a Forlì.
Discorso diverso per il gettito sulla casa d'affitto, che dall'Ici 2011 all'Imu e Tasi del 2014, registra stangate tra il 138% di Rimini e il 147% di Ravenna; così come per i capannoni, aumenti tra il 60%, (Modena) e il 97% a Bologna, Ferrara, Parma, Piacenza e Ravenna; e i negozi, gettito in aumento del 122% a Reggio Emilia e del 145% nelle altre città, escluse Rimini, 140%, e Ravenna, 160%. Questi i numeri che offre la "mappa" delle città italiane più tartassate sugli immobili, pubblicata ieri dal Sole 24 Ore.

Tornando ai dati regionali, per quanto riguarda la prima casa, il gettito minore è a Piacenza con 156 euro, seguono Reggio Emilia, 184, e Ravenna, 190. Le più "tartassate" sono Bologna, 341 euro, Parma, 272, e Modena, 271.
Per la casa in affitto Bologna stacca tutti con 1.432 euro, seguono Modena, 1.099, e Ferrara, 1.002. Le rimanenti sono a cavallo tra gli 800 e i 900 euro. Venendo ai capannoni le più care sono Bologna, Forlì, Piacenza e Parma con 4.527 euro; sopra quota 4mila anche Rimini, Ravenna e Reggio Emilia, sotto Ferrara e Modena.
Infine per i negozi top della tassazione a Modena con 2.124 euro, a seguire Bologna con 1.628, e Ravenna, 1.254. Chiudono Rimini e Ferrara con 945 e 861 euro.

fonte agenzia Dire