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Economia

Mercato immobiliare: quello bolognese il peggiore in Italia. A picco, -32%

Periodi delle compravendite sempre più lunghi, oggi occorre un anno per vendere casa sotto le Due Torri. Pure gli affitti soffrono: i canoni di locazione si abbassano. Le proposte di Confabitare: 'Incentivare l'attività edilizia, soprattutto nel settore del recupero e delle ristrutturazioni...'

Il 2103 si attesta come l' "annus horribilis" del mercato immobiliare. In tutta Italia, ma soprattutto a Bologna, dove nel primo semestre dell'anno in corso si è registrato il calo maggiore delle compravendite di immobili, - 32%. La fotografia critica è stata scattata da Confabitare, l'associazione proprietari immobiliari.

"La crisi che ormai interessa  il nostro Paese da molti anni ha  continuato  a imperversare con  la stessa intensità anche per tutto il primo semestre del 2013 influendo negativamente  e pesantemente  anche sul  mercato immobiliare" , rileva Confabitare sottolineando come "ad una domanda immobiliare sempre più debole si contrappone un’offerta crescente, alimentata anche dalla nuova produzione  pianificata anni fa, e che viene immessa in un mercato  poco solvibile ed anche molto selettivo".

AFFITTI. In ambito abitativo il mercato delle locazioni punta in basso in linea con la  tendenza   negativa del settore immobiliare,  registrando un valore stabile tra i contratti stipulati e la domanda di affitto,  anche se fermi  sui livelli bassi raggiunti a fine 2011.
La domanda immobiliare si è in parte spostata verso il  mercato delle locazioni: i canoni calano, i tempi medi per locare un immobile  si allungano.

COMPRAVENDITE. Si registra anche un allungamento  fino a 12 mesi per le compravendite, rileva l'Associazione proprietari immobiliari aggiungendo: "Per contro il mercato della proprietà è stato investito da un allungamento dei tempi medi di vendita, e da una nuova flessione dei valori delle compravendite che se sommate a quelle precedenti, determina un calo in conto capitale dei prezzi rispetto ai picchi del 2008.  Il crollo del mercato immobiliare riguarda tutto il territorio nazionale e nel complesso le  previsioni sono di un altro semestre  difficile, con transazioni ancorate ancora su posizioni di metà anni 90  fino alla fine del  2013.

DATI IN ITALIA. I dati riportati da Confabitare (vd tabella qui sotto) sono eloquenti: nel primo semestre 2013  Milano e Roma registrano rispettivamente un calo delle compravendite residenziali del 21,5 % e del 22% mentre Padova  le supera abbondantemente con – 31% ; in testa alla classifica negativa abbiamo Bologna con  -32 %, seguita da Catania -29% Palermo -28,5% Bari – 27%, Venezia - 26,3% Genova – 25% Cagliari – 24,7% Firenze -22,9% Torino registra – 21% e in fondo alla graduatoria Napoli con – 15%.

PROPOSTE. Sviluppare il mercato dell’affitto e contrastare la crisi del settore  del mercato immobiliare, incentivare l’attività edilizia, soprattutto nel settore  del recupero  e delle ristrutturazioni sono i principali obiettivi da raggiungere per il generale rilancio dell’economia del nostro Paese, per cui   è necessario prendere provvedimenti per attuare una  fiscalità  non vessatoria per il settore immobiliare, e  “per questo Confabitare -  ha  dichiarato Alberto Zanni, presidente nazionale della associazione  proprietari immobiliari-  si è fatta portavoce di tali esigenze in una lettera  che abbiamo inviato   al Presidente del Consiglio dei Ministri  Enrico Letta  ed al Ministro dell’Economia  Fabrizio Saccomanni,  nella quale abbiamo illustrato una  serie di misure   che il Governo dovrebbe prendere  per  ottenere a breve effetti concreti e reali benefici sulla nostra economia e per rilanciare tutto il comparto immobiliare”.
Le  principali proposte  di Confabitare riguardano azioni del Governo sull'Imu, deduzioni Irpef per canoni di locazione, detrazioni di spese per lavori di ristrutturazione, Cedolare secca e Tares.
Capitolo IMU: l’associazione, che ha combattuto una battaglia durissima contro l’imposta introdotta dal Governo Monti, ne chiede l’abrogazione totale per la prima casa e per i terreni agricoli. Si propone inoltre di applicare  il medesimo trattamento previsto per l’immobile in cui il contribuente dimora e risiede,  a quello dato in comodato gratuito  ai parenti entro il terzo grado. Inoltre viene chiesta anche l’aliquota ridotta  dell’IMU  per  i contratti a canone concordato  che sono a rischio sopravvivenza per il venire meno dei vantaggi  fiscali .
Deduzione Irpef per i canoni di locazione: Confabitare propone di riportare la percentuale di deduzione alle aliquote previste prima della riforma del lavoro varata nel 2012, cioè il 15% e il 40,5% rispettivamente per i canoni ordinari e per quelli concordati.
Detrazione spese per i lavori di ristrutturazione edilizia e per l’efficienza energetica degli edifici. In questo caso si chiede di rendere le agevolazioni a regime,  senza prevedere alcuna scadenza per consentire ai proprietari di preventivare gli interventi. Confabitare propone inoltre di estendere la possibilità di detrarre le spese anche agli immobili non abitativi.
Cedolare secca: Dall'Associazione la proposta di applicare questo tipo di regime fiscale anche agli affitti relativi agli immobili strumentali.
Tares:  Confabitare ipotizza  lo slittamento al 2014 dell’entrata  in vigore della TARES.

CITTA     CALO %  COMPRAVENDITE  IMMOBILIARI PRIMO SEMESTRE 2013:        
BOLOGNA     32%        
PADOVA     31%        
CATANIA     29%        
PALERMO     28,5%        
BARI    27%        
VENEZIA     26,3%        
GENOVA     25%        
CAGLIARI     24,7%        
FIRENZE     22,9%        
ROMA     22%        
MILANO     21,5%        
TORINO     21%        
NAPOLI     15%        

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