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Economia

Centro Editoriale Dehoniano, c'è fiducia per l’esito della imminente asta di vendita

Prossima data cruciale per la società il 15 giugno: presentati progetti industriali e le offerte giunte al Curatore fallimentare

Fiducia nell'aria dopo il nuovo incontro del Tavolo metropolitano di salvaguardia sul fallimento del Centro Editoriale Dehoniano (CED). Il Tavolo, presieduto dal Capo di Gabinetto metropolitano e delegato del Sindaco al Lavoro, Sergio Lo Giudice, ha visto la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, dell’Agenzia Regionale del Lavoro, del Curatore fallimentare di CED, di Confindustria, dei sindacati e delle RSU.

"Dopo aver portato a conoscenza della positiva recente partecipazione dell’Azienda al Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha portato a diversi segnali di apprezzamento, il Tavolo ha appreso che ci sono concreti interessamenti di almeno tre realtà imprenditoriali che potrebbero concretizzarsi all’asta prevista per il 15 giugno prossimo".  Così in una nota l'amministrazione metropolitana.

L'acquisto il 15 giugno

“Il percorso per aiutare il CED a ripartire, che come istituzioni seguiamo dall’inizio con attenzione, sta entrando in una fase cruciale" - ha commentato Sergio Lo Giudice, aggiungendo: "Adesso contiamo che gli incontri previsti per definire accordi preliminari tra le organizzazioni sindacali e le aziende interessate abbiano buon esito. In particolare, confidiamo che questi accordi siano in sintonia con quanto previsto dal Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alla prosecuzione dell’attività dell’azienda". 

“ Ci siamo trovati  al Tavolo di Salvaguardia della Città Metropolitana per condividere con i sindacati dei lavoratori il percorso che renderà possibile l'acquisto il 15 giugno dell'azienda del Centro Editoriale Dehoniano e cioè dei complessi di EDB e Marietti 1820 in funzionamento che la compongono" . Così dopo l'incontro il Curatore fallimentare, sottolineando che "sono stati discussi i progetti industriali e le offerte presentate al Curatore fallimentare - al momento tre - con l'attenzione rivolta anche a quelli che si concretizzassero nelle prossime settimane grazie anche alla pubblicità della vendita dell'azienda fatta in questi ultimi mesi e nella vetrina del Salone torinese".

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