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Economia

Fallimento Centro Dehoniano, prorogato l'esercizio provvisorio: "Convinti che l’azienda possa avere un futuro"

Così il Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna. L'azienda sta infatti ancora continuando a lavorare e ha commesse per il futuro

Prorogato al 30 giugno 2022 l'esercizio provvisorio del Centro Editoriale Dehoniano (CED), storica azienda dell’editoria bolognese. Nonostante la dichiarazione di fallimento dello scorso 12 ottobre, l'azienda sta ancora continuando a lavorare e ha commesse per il futuro. Da questo la decisione del Tribunale di prorogare di sei mesi l'esercizio provvisorio, che originariamente sarebbe dovuto terminare a fine anno. Lo comunica in una nota l'amministrazione metropolitana. 

"Siamo convinti che l’azienda possa avere un futuro – aggiunge il Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna, Sergio Lo Giudice – come dimostra la prosecuzione dell’attività anche in regime di esercizio provvisorio. Mi auguro che fra gli imprenditori bolognesi emerga un interesse a puntare su un’attività la cui chiusura impoverirebbe il panorama culturale della nostra città".

"I buoni risultati dell'esercizio provvisorio e la programmazione di nuovi titoli per l'anno prossimo del Centro Editoriale Dehoniano – dichiara il Curatore fallimentare dott. Riccardo Roveroni – hanno convinto dell'opportunità e della necessità della continuazione dell'attività d'impresa fino al prossimo mese di giugno, nella prospettiva del trasferimento dell'azienda editoriale".

L'aggiornamento è stato condiviso con i partecipanti al Tavolo metropolitano di Salvaguardia del patrimonio produttivo della Città metropolitana, che si sono detti soddisfatti. La proroga confermerebbe infatti che l'azienda possa  ancora avere un futuro. Sei mesi di tempo servirebbero quindi a delineare una prospettiva di sviluppo e rendere la CED appetibile per una acquisizione.  

 IN FOTO  Sergio Lo Giudice

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