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Chiusura magazzino all'Interporto, SOS dai sindacati: "100 posti di lavoro a rischio dal 1° settembre"

"La decisione di cessare le attività è quantomeno sorprendente e offensiva nei confronti dei lavoratori - attacca il sindacato - il settore logistica non è in crisi"

Il magazzino Logista Italia sito in Area 7 all’Interporto di Bologna, dove sono impiegati circa 100 lavoratori tra dipendenti diretti e in appalto e dove vengono imballati e spediti i prodotti del tabacco, cesserà le attività dal 01 settembre 2021.

Lo rende noto Filt Cgil spiegando che "la notizia è stata comunicata nel pomeriggio di sabato 31 luglio alle Organizzazioni Sindacali attraverso la società appaltatrice, che gestisce, con la maggior parte dei lavoratori ivi impiegati, le attività di movimentazione merci e logistica - si legge in una nota - Ciò a seguito della disdetta, con decorrenza 01 settembre, del contratto di appalto da parte del committente Logista Italia, che ha comunicato la cessazione delle attività del magazzino dalla stessa data. I circa 70 lavoratori impiegati nell’appalto sono stati quindi avvisati di rimanere a casa in cassa integrazione fin da lunedì 02 agosto".

"La decisione di cessare le attività è quantomeno sorprendente e offensiva nei confronti dei lavoratori - attacca il sindacato - che vedono tutti, improvvisamente, interrotto il loro rapporto di lavoro in un week end di agosto, senza una spiegazione. Il settore della logistica non è in crisi. Il magazzino è attivo da decenni e Bologna si trova in una posizione strategica per questo tipo di attività".

Le Organizzazioni Sindacali hanno quindi chiesto un incontro immediato con le Istituzioni in Città Metropolitana e tutte le parti coinvolte, con l’obiettivo di far cambiare idea a Logista. 

In merito alle notizie di stampa che stanno uscendo sulla situazione dei lavoratori in appalto nel magazzino in Interporto di Logista, - dichiara il consigliere metropolitano con delega al Lavoro Fausto Tinti - è in fase di convocazione il Tavolo di Salvaguardia per mercoledì 4 agosto.  È necessario un confronto costruttivo per rivalutare gli elementi di questa vicenda che così come sono stati prospettati dalla stampa sono inaccettabili e rischiano di creare una enorme frattura nella consolidata tradizione di dialogo del nostro territorio. Questo è un territorio che ha condiviso come principio essenziale quello della qualità e della buona occupazione. Forte è l'invito da parte istituzionale alla massima responsabilità negli atteggiamenti, nei modi, nei ruoli."

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