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Economia Monterenzio

A Monterenzio chiude la pizzeria Pulcinella: "Gas triplicato, costi insostenibili"

Dopo sei anni di attività, la decisione di Ilona e Michele, gestori del locale nella valle dell'Idice

"A tutti i clienti della pizzeria Pulcinella di Monterenzio: si annuncia a malincuore, che da mercoledì 4 maggio l'attività chiude definitivamente a causa di tutte le spese aumentate esageratamente. Per non aumentare il costo dei servizi abbiamo preferito chiudere in forma di rispetto verso i nostri clienti fedeli. Da parte dei proprietari e dello staff vi ringraziamo infinitamente per la vostra fiducia e la vostra presenza".

Con queste parole Ramon Rubino, dipendente della pizzeria di Cá di Bazzone, annuncia sui social la chiusura della trattoria-pizzeria che da sei anni sfornava pizze e calzoni nella valle dell'Idice. Prima il covid, meno lavoro, poi il rincaro dell'energia e delle materie prime. Cosi Michele e Ilona, marito e moglie, alla fine si sono arresi e ieri sera hanno abbassato la serranda del loro locale. 

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"Purtroppo questa crisi va avanti da un po' di anni – racconta Michele, pizzaiolo da 25 anni – lo scorso anno avevamo provato a tirarci su ma quest'anno con il rincaro dell'energia non era più sostenibile. Noi abbiamo un forno alimentato a gas: i consumi sono triplicati e da circa 400 euro abbiamo dovuto pagare quasi 1.200 euro di bollette. Se si conta l'affitto del locale, la bassa affluenza e il rincaro delle materie prime, come la farina, si capisce bene perché l'unica soluzione era chiudere l'attività".

"Ora abbiamo messo in vendita la licenza, sperando che qualcuno la compri, e ci rimbocchiamo le maniche per guardare avanti. A 56 anni non è facile reinventarsi ma per fortuna nella mia vita ho fatto tanti lavori e mi candiderò per lavorare come piazzaiolo, giardiniere o muratore", prosegue Michele.

"Ieri sera abbiamo chiuso e stamattina sono andato all'ufficio di collocamento per darmi da fare. Certo, resta un po' di amaro in bocca: ci saremmo aspettati degli aiuti e invece dallo Stato in due anni di Covid abbiamo ricevuto solo 1.200 euro e una garanzia per un prestito bancario, che tra l'altro stiamo ancora pagando".

I commenti dei clienti

"Che dispiacere – scrive Alessandra Generali – brave persone e gentili, con una umanità rara. Pizza molto buona e leggera, così grande che a casa ci mangiavo due volte. E quando passavo di lì a piedi si facevano due parole, una piccola grande cosa, quel calore umano. Mi dispiace davvero tanto. Son venuta l'altro giorno, non sapevo nulla. Un abbraccio e un grande in bocca al lupo per il vostro futuro".

E ancora: "Dispiace molto sentire che un collega chiude – commenta Lumi Izabela Zanaroli – pensando a tutti sacrifici fatti, weekend lavorativi e festività lontane dalla propria famiglia, notti insonni. Costruire tutto con dedizione per poi essere costretti, date le circostanze, a chiudere l'attività. Che rabbia. In bocca al lupo per il futuro sicura che Michele e Ilona rimarranno comunque una squadra insieme".

"Che tristezza, troppe attività chiudono per questa crisi. Mi dispiace molto, grazie di cuore a voi in bocca al lupo per il futuro", scrive infine Grazia Ghini.

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