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Bologna ed Expo, la rivincita di Duccio Campagnoli: "Noi sì, che ci abbiamo creduto"

Festa di chiusura dell'Expo a Milano, il numero uno di Bologna Fiere: "Il Padiglione del Biodiversity Park con il marchio di BolognaFiere tra i grandi padiglioni del mondo. E abbiamo lavorato in tempi record"

Mentre sul Motor Show e sulla sua possibile cancellazione si sprecano commenti e polemiche sotto le Due Torri, da Milano, dove c'e' stata la festa di chiusura del Parco della biodiversità, il presidente della Fiera di Bologna, Duccio campagnoli si prende la sua rivincita rivendicando i buoni risultati dell'avventura milanese.

Campagnoli infatti ha detto: "Ora potete dire a tutti che l'Expo l'ha fatta anche BolognaFiere, unica fra tutte le fiere italiane, ha avuto l'onore di essere chiamata a realizzare una delle quattro grandi aree tematiche di Expo, di aver fatto vivere in questi mesi il Padiglione del Biodiversity Park con il marchio di BolognaFiere tra i grandi padiglioni del mondo". 

ORGOGLIO PER COME E' STATA PRESENTATA E DESCRITTA BOLOGNA. "Se non tutti i 24.000 milioni di visitatori, gran parte ha avuto l'occasione di leggere il nome di Bologna sui padiglioni di BolognaFiere e siamo orgogliosi di aver fatto un buon servizio in termini di promozione e di immagine alla nostra citta' e alla nostra regione. Il nostro e' un successo di impresa che ha realizzato tutto questo anche con un risultato economico positivo e senza un euro di contributo pubblico", rimarca il numero uno della societa' fieristica bolognese.

NOI CHE ABBIAMO CREDUTO NELL'EXPO. "Abbiamo cominciato a lavorare a marzo e abbiamo finito di realizzare il Parco come richiesto da Expo in tempi record. Siamo stati veramente fra quelli che hanno creduto nell'Expo e l'hanno sostenuta. Siamo onorati e orgogliosi di aver lavorato a fianco del commissario unico, Giuseppe Sala, che ringrazio, con tutti i suoi collaboratori, per la fiducia che ci ha accordato", conclude Campagnoli. "Nel padiglione del biologico si sono tenuti piu' di 100 incontri di grande profondita' su e per la terra. La terra e' vita, liberta' e casa. E' stato un grande lavoro comune", tira le somme Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero assieme a Don Ciotti.

"Per il biologico l'Expo e' stato un grande momento di aggregazione che ci ha aiutato a far conoscere a molti nuovi consumatori i valori dell'agricoltura biologica e biodinamica", aggiunge Roberto Zanoni, direttore generale di EcorNaturaSi'. In realta', l'inizio dell'avventura all'Esposizione universale non e' stato dei piu' incoraggianti, visto che l'ingresso Est all'Expo, all'inizio non veniva molto usato dai visitatori. Poi la svolta che ha portato oltre 500.000 gli ingressi al Padiglione del Biologico e del Naturale, dove si trovano anche il Biomarket di NaturaSi' e Cucina e Pizza Biologica di Alce Nero Berbere'.

Piu' di 300.000 sono stati i visitatori che hanno preso parte alle visite guidate alla 'passeggiata della biodiversita", rappresentativa dei cinque paesaggi dell'agrobiodiversita' italiana, e alla Mostra 'Storie di Biodiversita", organizzate dalle Agriguide della Facolta' di Agraria dell'Universita' degli Studi di Milano e all'area del Ministero dell'Ambiente che con Federparchi ha mostrato le bellezze e la ricchezza della biodiversita' italiana tra parchi nazionali e aree marine protette. Nel Teatro della terra, punto di incontro all'Expo sui grandi temi dell'alimentazione e del cibo, si sono tenuti oltre 200 convegni e conferenze con 250.000 presenze. Il Parco della biodiversita' ha avuto l'onore di ospitare grandi personaggi, da Vandana Shiva alla presidente della Camera, Laura Boldrini, da tanti ministri, tra i quali Maurizio Martina, Gian Luca Galletti, Stefania Giannini, Andrea Olivero. E ancora Diana Bracco, Giorgio Squinzi, Romano Prodi e i grandi delle religioni del mondo.

(fonte Dire)


 

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