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Confesercenti, Massimo Zucchini riconfermato: "Il Covid ha sottolineato l'importanza delle associazioni"

"Oggi il commercio tradizionale si trova a competere sempre di più con gli acquisti on line e le consegne a domicilio. Un mondo che ha stravolto il mercato"

Massimo Zucchini è stato confermato alla presidenza dei Confesercenti Bologna, assieme al direttore Loreno Rossi. Entrambi rimarranno in carica ancora per i prossimi quattro anni. Nel corso dell'assemblea elettiva sono state rinnovate anche diverse cariche. Sono stati eletti i nuovi componenti la giunta e la presidenza provinciale, il collegio provinciale dei revisori dei conti, il collegio provinciale di garanzia e i delegati all'assemblea regionale di Confesercenti Emilia-Romagna e all'assemblea di Confesercenti nazionale. I soci sono stati, inoltre, chiamati a pronunciarsi sulle modifiche dello statuto provinciale e sull'approvazione del codice etico di Confesercenti Bologna e sul modello di organizzazione, gestione e controllo dell'associazione.

L'assemblea tornerà a riunirsi in settembre con un incontro pubblico nel corso del quale sarà presentato 'Il Patto per Bologna', un contratto con tutte le richieste di commercianti, pubblici esercizi e società di servizi, aderenti a Confesercenti Bologna, che sottoporranno alla firma dei candidati sindaco alle elezioni comunali di Bologna dell'autunno prossimo. "Confesercenti ha deciso a livello nazionale che ogni socio che ha dei ruoli apicali di rappresentanza, quindi presidente, direttore o membro della giunta, si deve dimettere nel momento in cui si candida ad una qualsiasi competizione elettorale", conferma Rossi.

"L'esperienza di un anno e mezzo con la pandemia da Covid-19 ci ha fatto maturare la convinzione di quanto sia importante la presenza di un'associazione di categoria nel dibattito tra operatori sui vari temi che interessano la città e, soprattutto, nel rapporto con le amministrazioni pubbliche locali e nazionali che ci governano", spiega Zucchini.

"Le energie profuse nella situazione Covid ci ha consentito di migliorare i servizi erogati ai soci e ad essere più credibili a livello cittadino. Oggi il commercio tradizionale si trova a competere sempre di più con gli acquisti on line e le consegne a domicilio. Un mondo che ha stravolto il mercato. Dobbiamo imparare a conviverci, continuando a lottare per ottenere stesse condizioni fiscali per tutti i settori del commercio", sottolinea il presidente. "Con la pandemia ci sono stati molti licenziamenti, si sono persi tanti collaboratori e, fatto estremo, è diventato molto difficile trovare personale con la ripartenza. I costi pagati per il personale nel settore del commercio non sono più gestibili dalle attività dei nostri soci. Vanno rivisti il sistema fiscale e previdenziale sul costo del lavoro", conclude Zucchini, che ricorda Attilio Restivo, responsabile del credito di Confesercenti, scomparso recentemente. 

(Dire)

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