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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Industria e lavoro, Caiumi: "Tempo di far tornare produzioni a casa"

La riflessione del numero uno di Confindustria Emilia sullo stato dell'economia globale e sulle tensioni internazionali

La delocalizzazione delle produzioni in paesi a minor costo del lavoro sembrava un processo inarrestabile. Negli ultimi anni, complice la pandemia, molte imprese stanno riportando delle attività 'a casa'. Tanto che, nell'assemblea generale di oggi a Bologna, il presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi, dedica una riflessione al "al rientro del maggior numero di produzioni".

Nel contesto attuale, spiega, "in cui le filiere internazionali si stanno accorciando occorre trovare una nuova dimensione. I perimetri economici dei continenti stanno cambiando, sia per noi che per il resto del mondo. E dunque?", è il bivio per le imprese. "Da un lato si ridurrà gradualmente l'attuale quota export, e per continuare a dare continuità a una parte di questo fatturato dovremo riflettere su nuove aperture di stabilimenti nel mondo.

Dall'altro, una leva per un territorio come il nostro, che ha saputo mantenere un buon livello di manifattura e un altissimo livello di competenze, è quella di accelerare il più possibile il ritorno della maggior parte di quelle produzioni che possono tornare ad avvicinarsi nuovamente al continente europeo", sostiene Caiumi, che vede nella piccola-media dimensione dell'industria, anche emiliana, il maggior ostacolo.

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"Filiere accorciate, export da ripensare"

"La dimensione è il nostro limite. Se vogliamo cogliere l'opportunità di fare del reshoring strutturato dobbiamo lavorare in primis sulla dimensione e poi sulla qualità delle competenze e l'innovazione della produzione. Possedere un buon patrimonio non può bastare ad affrontare le sfide che ci attendono: frammentati rischiamo di fare molta fatica senza risultati oggettivi", ammonisce.

"Se non lo facciamo noi, assisteremo ad un graduale processo che porterà sempre più la proprietà delle nostre imprese nelle mani di soggetti finanziari, che accorperanno unità di business anche diverse. Dando vita a gruppi di impresa", avverte. "Sarebbe preferibile che la nostra intraprendenza prevalesse sulla sola finanza", conclude. (Vor/ Dire)

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