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Economia Imola

Cooperativa Ceramica Imola, al via ammortizzatori: salvi 500 posti di lavoro

Cassa integrazione, incentivi all'esodo e piano di salvataggio per l'azienda, "un pezzo importante della storia di questo comparto". Ora si pensa ad un riposizionamento per mantenersi competitivi. Dal Pdl affondo sul sindaco: 'Non si è mai interessato'

Si aprono le porte della Casa integrazione in deroga per tre mesi, per 55 dipendeti di Cooperativa Ceramica Imola, che in Regione conta 1750 lavoratori e 4 siti produttivi. Il piano è stato  sottoscritto ieri da Istituzioni, proprietà e organizzazioni sindacali, e permetterà cos' il salvataggio di 540 persone.
Lo annuncia Cgil, sottolinenado come "con il passaggio di ieri abbiamo realizzato la seconda tappa di un percorso che ci deve consentire di mettere in sicurezza una delle più importanti aziende, la COOP Ceramica d'Imola, che opera nel settore ceramico e che rappresenta un pezzo importante della storia di questo comparto e del distretto industriale di Imola Faenza dove risiede anche l'azienda leader nel mondo per la produzione di impianti e tecnologie d'avanguardia nella produzione di piastrelle, la COOP SACMI".

L'ACCORDO. Con l'incontro tenutosi ieri si attiveranno gli ammortizzatori sociali in deroga che allo stato la legislazione rende disponibili fino al 31 dicembre 2013; a questo punto l'azienda dovrà fare la domanda per i primi tre mesi fino al 9 novembre. Ora andranno realizzati gli accordi specifici a partire da un accordo sull'incentivo all'esodo per sostenere una mobilità volontaria che potrà riguardare fino a 200 lavoratori; la costruzione di una ipotesi per sperimentare una equa riduzione d'orario;  un piano straordinario di formazione e riqualificazione;  l'accordo con le banche per sostenere l'anticipo dello stipendio dei periodi in cassa integrazione e per agevolare chi ha dei mutui.
Nei prossimi giorni si attiveranno i tavoli in azienda per far si che gli impegni sottoscritti si traducano in azioni e programmi concreti e favoriscano quelle condizioni che possono  conseguire un rilancio e la crescita dell'azienda, e gestire un riequilibrio occupazionale in rapporto al calo dei volumi intervenuti senza strappi sociali.

STRATEGIE FUTURE. Si pensa ad un riposizionamento sul mercato attraverso innovazione e investimenti. "E' un settore - dice Cgil - dove le parti sociali (FILCTEM, FEMCA, UILTEC  -  CONFINDUSTRIA CERAMICA) unitamente alle istituzioni ed alla Regione fin dall'inizio della crisi (2008) hanno fatto pesare un sistema di relazioni sindacali positive che ha permesso non solo di attutire l'impatto (qui si sono utilizzati più diffusamente i Contratti di Solidarietà) ma anche di provare a riposizionare il settore mantenendolo competitivo attraverso innovazioni di prodotto, investimenti in nuovi impianti e tecnologie, capacità di mantenere e conquistare i mercati più ricchi e quelli nuovi/emergenti attraverso efficaci politiche commerciali e di marketing".

SFERZATA AL SINDACO. Il centrodestra di Imola accoglie con soddisfazione l’accordo e lancia un monito al sindaco affinchè l'impegno sia continuativo: "Daniele Manca venga in aula mercoledì prossimo ( nel consiglio già convocato) ad illustrarci i termini dell’accordo. Dopo che non ha mai parlato in consiglio della vicenda  e  non era presente nemmeno  durante la trattazione, nell’ultimo consiglio comunale, dei documenti presentati da minoranza e maggioranza sul tema".

L’impegno deve essere continuo - così conclude una nota del Pdl - "perché ora bisogna puntare alla crescita dell’azienda  e gestire un riequilibrio occupazionale  in rapporto ai cali dei volumi  produttivi senza provocare strappi sociali e le istituzioni del territorio fin da subito devono lavorare in tal senso perché i tre mesi di cassa integrazione in deroga fanno presto a finire e novembre arriva prestissimo, poi….?"

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