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Economia Imola

Cooperativa Ceramica Imola, accordo su Cigs in deroga per i lavoratori

L'intervento della Cigs in deroga nei periodi di riduzione delle attività produttive, vedrà contemporaneamente interessati un massimo di 1.383 lavoratori. Altre misure previste dall'accordo sono la realizzazione di ulteriori operazioni di incentivazione all'uscita

Un periodo di cassa integrazione in deroga per gli stabilimenti di Imola, Casalfiumanese,  Borgo Tossignano e Faenza della Cooperativa Ceramica di Imola nei reparti di produzione e nelle aree impiegatizie da maggio a luglio 2015, con possibilità di proroga fino al 3 ottobre 2015. E’ quanto è stato stabilito dall’accordo siglato oggi in Regione dove, alla presenza dell’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi, dell’assessore della Provincia di Ravenna Francesco Rivola, del sindaco del Comune di Faenza Giovanni Malpezzi e del sindaco del Comune di Borgo Tossignano Clorinda Alessia Mortero e di Giovanna Trombetti della Città Metropolitana di Bologna, si è tenuto un incontro tra la direzione aziendale della Cooperativa Ceramica di Imola, assistita da Confindustria Ceramica, e le rappresentanze sindacali unitarie aziendali degli stabilimenti assistite da  FILCTEM CGIL, da FEMCA CISL e da UILTEC UIL.

“Siamo soddisfatti di questo accordo – ha detto l’assessore regionale Palma Costi – La Regione insieme agli altri enti locali ha sempre seguito da vicino la complessità di questa crisi e riconosciamo l’importante lavoro svolto dall’azienda e dalle organizzazioni sindacali. Alla luce dagli investimenti fatti e degli strumenti fin qui utilizzati, la Regione conferma il proprio sostegno ai progetti di riorganizzazione futura per i quali potrebbe essere possibile l’utilizzo dei fondi europei di prossima programmazione”.

L’intervento della cassa integrazione in deroga nei periodi di sospensione e riduzione delle attività produttive, vedrà contemporaneamente interessati un massimo di 1.383 lavoratori (998 operai e 385 impiegati e quadri) addetti agli impianti produttivi ed ai servizi. Le modalità di sospensione o riduzione dal lavoro verranno definite dalla parti secondo il criterio della rotazione.
Le parti hanno concordato che l’utilizzo della cassa integrazione sarà affiancato da un tavolo congiunto che verifichi l’opportunità di proseguire con la cassa in deroga e coordini  la richiesta al ministero in modo coerente con la situazione aziendale e con l’obiettivo di gestire l’alto numero di esuberi. Durante questo confronto l’azienda presenterà un piano delle attività per il biennio 2015/2016, prendendo spunto da quanto già inserito nell’accordo del 16 luglio 2013 e nel rispetto di  quanto previsto dall’attuale normativa.
L’accordo siglato oggi prevede inoltre che dovranno proseguire tutte le iniziative che hanno consentito in questi anni di raggiungere importanti risultati sul fronte della gestione degli esuberi, ed in particolar modo dovranno continuare le attività di formazione e di  addestramento professionale per la riqualificazione degli addetti e finalizzata anche alla ridistribuzione sia dei carichi di lavoro che della riduzione di orario. Ad oggi per raggiungere questo obiettivo sono state realizzate molte iniziative, come il corso per formare addetti al montaggio e addetti alla logistica. Inoltre nel corso del 2014 sono stati effettuati circa 380 spostamenti di reparto o di mansione, altri 80 già nel 2015.

Altre misure previste dall’accordo sono la realizzazione di ulteriori operazioni di incentivazione all’uscita, attraverso gli strumenti utilizzati fino ad ora. "L’azienda - dicono dai palazzi della Regione - ha infatti sperimentato anche soluzioni innovative, quali  l’attivazione di iniziative di placement per un familiare del dipendente che ha scelto di sottoscrivere l’accordo di uscita".

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