rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024

Cybersecurity, asse Bologna-Perugia per formare nuovi tecnici: "Ne serviranno 100mila" | VIDEO

L'ambizione è riuscire a diplomare tra gli 8.000 e i 10.000 studenti l'anno

Enti locali, Governo e rete degli istituti tecnici superiori (Its) insieme per far fronte alla mancanza di operatori specializzati in cybersecurity: si parte a Bologna e a Perugia "e l'ambizione è riuscire a diplomare tra gli 8.000 e i 10.000 studenti l'anno in modo da essere rispondenti alla domanda e soprattutto all'altezza della transizione digitale", afferma il parlamentare Serse Soverini (Pd) che oggi ha partecipato alla presentazione del progetto nella sede del Comune di Bologna.

Si stima che nei prossimi anni servano 100.000 figure professionali di questo tipo, ricorda Soverini: c'è dunque "una totale carenza di tecnici specialisti" e su questo terreno "siamo di fronte ad un vuoto enorme". Di conseguenza, "andava creato un percorso e per farlo- continua il parlamentare- abbiamo messo in campo la pubblica amministrazione, partendo dai Comuni, il sistema Its, le Regioni, i ministeri della Transizione digitale e dell'Istruzione. E' stato un lavoro di tessitura molto forte e adesso siamo grado di aprire i primi corsi tra Bologna e Perugia".

Sotto le Due torri il punto di partenza dell'iniziativa è rappresentato dal protocollo tra Città metropolitana e Comuni, ma il progetto coinvolge anche Perugia: "Lavoriamo su un doppio binario, è un progetto per il sistema Paese e non abbiamo problemi di colore di Giunta", sottolinea Soverini visto che l'Emilia-Romagna è governata dal centrosinistra e l'Umbria dal centrodestra.

L'auspicio è che quello presentato oggi "sia non solo un felice esperimento ma possa diventare rapidamente un punto di partenza da cui far nascere molti ulteriori momenti di educazione e formazione", dichiara in un messaggio il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

L'obiettivo è "permettere a tutta la nostra pubblica amministrazione e a tutto il sistema produttivo di essere riferimento sicuro e rassicurante per la società", aggiunge il ministro.

L'iniziativa che parte tra Bologna e Perugia "può effettivamente diventare un progetto pilota da esportare- afferma Assuntela Messina, sottosegretaria al ministero dell'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale- perchè è evidente che la necessità di creare competenze digitali nella pubblica amministrazione, specialmente nelle amministrazioni locali, è la vera sfida e questo è ancora più evidente se teniamo presente il punto di partenza di alcuni territori". Con questo progetto "passiamo dalle parola ai fatti", sottolinea l'assessore allo Sviluppo economico dell'Emilia-Romagna, Vincenzo Colla.

"Abbiamo messo insieme centrodestra e centrosinistra: abbiamo fatto il compromesso storico sulla cybersicurezza", aggiunge Colla, affermando che "il Cloud nazionale non regge se non ci sono le teste, sia intermedie che alte".

Dunque "abbiamo bisogno di creare competenze, diversamente tutto il sistema non risce ad andare in rete e per questo- afferma Colla- sono convinto che questa operazione si allargherà a macchia di leopardo". L'iniziativa affronta un nodo "che non possiamo sottovalutare, perchè se da un lato stiamo avviando il Paese verso il grande progetto della transizione cloud, dall'altro abbiamo un'emergenza sul versante delle competenze della pubblica amministrazione", dichiara Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico dell'Umbria.

Le due Regioni coinvolte sono governate da "amministrazioni che hanno formalmente visioni politoche diverse", continua Fioroni, ma "quello che sta succedendo tra Emilia-Romagna e Umbria deve rappresentare un modello che mettiamo a disposizione dle Governo".

Perché gli studenti che usciranno dai corsi "entreranno negli uffici e cambieranno anche il modo di pensare di chi gestisce i servizi informatici da anni", assicura Fioroni.

La cybersicurezza "per noi è una frontiera, certo per il mondo non è una novità ma per l'Italia sì mentre stiamo vedendo che i crimini internazionali crescono e le tensioni internazionali ci toccano direttamente", rimarca il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. In questo ambito "oltre alle infrastrutture servono le competenze altrimenti la pubblica amministrazione rischia di essere un freno all'innovazione", avverte Lepore, sottolineando la necessità di "spingere gli altri livelli locali del Paese a portare avanti questa sfida".

Del percorso avviato a Bologna "siamo davvero molto orgogliosi", afferma l'assessore comunale all'Agenda digitale, Massimo Bugani. Oggi "gli attacchi arrivano a tutti i livelli, nel privato e nel pubblico, quindi c'è un grande bisogno di fare passi avanti in questo settore", continua Bugani. Sotto le Due torri "siamo riusciti ad unire 55 Comuni dell'area metropolitana, nessuno escluso- rivendica l'assessore- la Regione e i ministeri su un progetto per formare esperti in cybersicurezza che saranno fondamentali per tutelare i nostri dati". (Dire)

Si parla di

Video popolari

Cybersecurity, asse Bologna-Perugia per formare nuovi tecnici: "Ne serviranno 100mila" | VIDEO

BolognaToday è in caricamento