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Economia Zola Predosa

D&C di Zola Predosa: futuro ancora incerto, la nuova proprietà prende tempo

Incontro in Provincia alla presenza dell'Assessore Prantoni e la neoproprietà, che per determinare il nuovo assetto aziendale rimanda alle "valutazioni sulla situazione economica e finanziaria". Intanto 48 lavoratori restano con il fiato sospeso

48 lavoratori restano con il fiato sospeso. Si è concluso con nessuna concreta risoluzione il Tavolo di Salvaguardia della Provincia presieduto ieri dall'assessore alle Attività produttive Graziano Prantoni sulla situazione della D&C di Zola Predosa, storica azienda del territorio specializzata nella commercializzazione all'ingrosso di prodotti alimentari di lusso, che occupa 48 dipendenti. Erano presenti i rappresentanti della nuova proprietà Eurofood SpA di Corsico (Mi), che a fine febbraio ha acquisito le quote societarie da Marina Deserti, e l'assessore alle Politiche attive per il lavoro del Comune di Zola Predosa Andrea Fini.

Prantoni ha invitato la nuova proprietà ad avviare un proficuo confronto sindacale e a presentare un piano industriale per il mantenimento e il rilancio dell'attività sul territorio a sindacati e istituzioni, che hanno ricordato l'Accordo Quadro sottoscritto dalla precedente proprietà il 28/10/2013 in cui si individuava una soluzione alla situazione di crisi aziendale con la riduzione degli esuberi da 18 a 10 unità a fronte della disponibilità di tutti i lavoratori a trasformare temporaneamente il loro contratto di lavoro a tempo pieno in uno a tempo parziale.

La nuova proprietà ha confermato ieri la disponibilità a considerare le richieste del sindacato e delle istituzioni ma ha evidenziato che la presentazione di un piano industriale con le determinazioni del nuovo assetto proprietario sul futuro della D&C sarà possibile solo al termine delle valutazioni in corso sulla situazione economica e finanziaria dell'azienda.
Nel frattempo, almeno fino alla fine del 2014, sono confermati gli impegni assunti con l'Accordo Quadro di ottobre e il mantenimento della sede a Zola Predosa. La Filcams Cgil, unitamente alla Rsu, ha chiesto all'azienda di aprire un tavolo di confronto sindacale per sottoscrivere al più presto un accordo che definisca tali garanzie sul mantenimento occupazionale e sulla sede di Zola Predosa.

“L'incontro - ha dichiarato al termine Graziano Prantoni - è stato positivo e comprendo che la nuova proprietà abbia bisogno di tempo per avere un quadro esaustivo della situazione aziendale e per definire un piano di rilancio. Ho rappresentato ai nuovi interlocutori aziendali l'attenzione che da sempre le istituzioni locali riservano al futuro delle imprese del territorio e ho ricordato l'intenso lavoro di mediazione per D&C fatto al Tavolo di salvaguardia che ha permesso di trovare percorsi e soluzioni finalizzate al mantenimento dell'attività sul territorio e alla salvaguardia dell'occupazione"
L'auspico della Provincia è che la nuova proprietà possa "chiarire in tempi brevi le sue intenzioni sul futuro della D&C perchè questa situazione di incertezza non giova né ai lavoratori né all'attività aziendale". Nonchè  che le determinazioni che saranno assunte possano "garantire la continuità dell'attività a Zola Predosa e salvaguardare i 48 lavoratori ”.

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