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Sovraindebitati, nuovo protocollo: "Negli ultimi due anni, il numero di procedure si è moltiplicato per 5-6 volte"

L'obiettivo è assistere le persone sovraindebitate esposte alle azioni esecutive dei creditori

Si estende all'Associazione dei curatori e dei Ctu (Consulenti tecnici d'ufficio, ndr) del Tribunale di Bologna la rete dello Sportello sovraindebitamento della Città Metropolitana. L'obiettivo è assistere le persone sovraindebitate che non possono utilizzare le procedure concorsuali e che quindi sono esposte alle azioni esecutive promosse individualmente dai creditori.

È stato siglato un nuovo protocollo biennale, per "definire, nell'ambito dell'Associazione dei curatori e dei Ctu, una fase di consulenza gratuita ai cittadini sovraindebitati che hanno presentato allo Sportello la 'domanda di valutazione' per l'avvio della procedura". Il documento, firmato, oltre che dall'associazione e dalla Città metropolitana, dal Comune e dal Tribunale bolognese, è stato presentato oggi in una conferenza stampa.

Qui il NUOVO PROTOCOLLO

"Da fine settembre 2018 al 2 febbraio di quest'anno- spiega Fausto Tinti - consigliere metropolitano con delega alle Politiche del lavoro e Tavoli di salvaguardia del patrimonio produttivo - le richieste di appuntamento presentate allo Sportello sono state 426, metà delle quali (212) nel Comune di Bologna, mentre le pratiche inviate agli Occ (Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento, ndr) degli Ordini dei commercialisti e degli avvocati sono state 126. Di queste, 75 riguardano consumatori, 41 accordi con i debitori e 10 liquidazioni del patrimonio, e quanto agli esiti 40 sono state rinunciate dai debitori, quattro omologate e 82 sono ancora in corso".

"Contrastiamo anche quelle società che, utilizzando spesso metodi discutibili, illudono le persone sovraindebitate promettendo di risolvere i loro problemi"

I numeri, osserva l'assessore comunale alle Attività produttive, Marco Lombardo, "dicono che abbiamo intercettato un bisogno vero, che c'era già prima dell'emergenza Covid e che ora rischia di aggravarsi". Per questo "è importante allargare la rete: in futuro potrebbero arrivare altri protocolli per allargarla ulteriormente, perche' i bisogni rischiano di diventare sempre più diffusi". Tra l'altro, conclude Lombardo, così facendo "contrastiamo anche quelle società che, utilizzando spesso metodi discutibili, illudono le persone sovraindebitate promettendo di risolvere i loro problemi, mentre invece finiscono per aggravare la loro situazione".

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Una considerazione, quella dell'assessore, condivisa da Esterina Littardi, presidente dell'Associazione dei curatori e dei Ctu del Tribunale di Bologna, e da Fabio Florini, presidente della Sezione fallimentare del Tribunale bolognese. Quest'ultimo, in particolare, pone l'accento sulla "differenza tra il servizio fornito dalle Occ bolognesi, quindi da professionisti a noi noti", e quello rilevato in altre circostanze, quando si devono registrare "dei ricarichi di spese spesso non giustificati dalla prestazione e dalla procedura che viene messa in campo".

Grazie alle consulenze gratuite previste dal protocollo appena siglato, con cui l'Associazione curatori si impegna a "dare indicazioni generiche sulla predisposizione del piano del consumatore-accordo del debitore-liquidazione del patrimonio" e ad "individuare i professionisti associati da assegnare al debitore sovraindebitato", questi ricarichi dovrebbero verificarsi sempre più di rado, tuttavia Florini intravede all'orizzonte nuove difficoltà. Negli ultimi due anni, spiega, il numero di procedure trattate "si è moltiplicato per 5-6 volte, passando da 20-30 l'anno a una ogni 2-3 giorni". Tra l'1 luglio 2019 e il 30 giugno 2020, aggiunge, "sono state presentate circa 100 procedure, di cui un'ottantina avviate, e constatiamo che dall'1 luglio al 31 dicembre scorso i dati sono più o meno comparabili, anche perchè procedure come pignoramenti, cartelle e altre particolarmente incisive sono state bloccate". Il problema, conclude, è che quando questi blocchi finiranno "prevediamo un aumento delle procedure" che potrebbe mettere in difficoltà per il Tribunale, visto che "i giudici sono sempre quelli o addirittura calano". (dire)

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