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In fiera il salone delle macchine agricole: cala il fatturato del “made in Italy”

L’annata agraria non favorevole riduce i redditi delle aziende e limita la loro capacità di spesa per l’acquisto di trattori e attrezzature

Dalla fiera di Bologna, dove a partire da oggi va in scena il salone Eima, arrivano i dati del settore delle macchina agricole, con un mercato che registra nei primi nove mesi dell’anno un calo in alcuni importanti Paesi. Si riducono di conseguenza le esportazioni italiane, tradizionalmente forti in questo settore della meccanica. Il calo della domanda si riflette sulla produzione, che si prevede in contrazione per quanto riguarda le trattrici e in crescita per quanto riguarda la componentistica.

L’annata agraria non favorevole riduce i redditi delle aziende e limita la loro capacità di spesa per l’acquisto di trattori e attrezzature. Dopo un andamento positivo nel 2017, quando le vendite di trattrici a livello mondiale hanno raggiunto quota di 2 milioni 150 mila unità (+13%), i dati sui primi nove mesi dell’anno in corso – diffusi questa mattina a Bologna nel corso della conferenza stampa FederUnacoma che precede l’apertura della grande rassegna mondiale della meccanica agricola EIMA – evidenziano cali in molti Paesi.

Diminuiscono le vendite di trattrici in Europa (-5%), a causa delle cattive condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato la stagione invernale e primaverile; calano le vendite in Cina (-26%), penalizzata in parte dalla guerra dei dazi con gli Stati Uniti, e in Turchia, penalizzata dalle difficoltà economiche e dalla svalutazione della moneta nazionale (-29%). In crescita risultano invece, sempre nei primi nove mesi dell’anno, il mercato USA (+8%) e quello indiano (+18%). Il calo delle vendite a livello globale riduce gli scambi commerciali tra Paesi, danneggiando anche le esportazioni italiane, che si prevede chiuderanno l’anno con un calo dell’11,9% per le trattrici e del 2,4% per le altre tipologie di macchine ed attrezzature agricole. La flessione della domanda comporterà un calo della produzione di trattrici “made in Italy destinate all’export, e per fine anno si prevede un fatturato per le stesse pari ad 1,8 miliardi di euro (-8,3% rispetto al 2017), e un fatturato pari a 4,9 miliardi per le macchine operatrici e le attrezzature agricole.

Questi cali saranno compensati dall’andamento positivo delle macchine per il giardinaggio e soprattutto della componentistica (+10%), che portano il valore totale della produzione italiana a 11 miliardi di euro, una quota che conferma comunque il Paese ai vertici mondiali in questo settore della meccanica, seconda solo a Stati Uniti e Germania.

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