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Estate 2015, dove vanno in vacanza i Bolognesi? Le mete prescelte e i problemi in Medio Oriente

Una panoramica sulle scelte dei bolognesi in tema vacanza: bene Giappone, Indonesia e Bali. Tendenza ad abbandonare il 'fai da te': "Non è vero che fa risparmiare"

Tempo di vacanze, anche quest'anno è arrivata l'estate e i bolognesi hanno fatto le loro scelte: capitali europee, villaggi turistici, itinerari da percorrere in bicicletta, lusso o ferie low-cost? Una panoramica ce la da Davide Orlandi, responsabile della filiale di Bologna di TOAssociati (Tour Operator Associati) rispondendo ad alcune curiosità sulle scelte dei viaggiatori e soprattutto facendo chiarezza sulla situazione geopolitica dell'Europa e sulle conseguenze dell'attentato tunisino. 

Estate 2015: quali sono le mete più scelte dai bolognesi? Le mete estere che stanno sicuramente registrando un interesse particolare per i clienti che passano attraverso i tour operator sono quelle a lungo raggio che richiedono un rapporto di fiducia e dove è richiesta una conoscenza della destinazione ed una capacità organizzativa del viaggio che sappia sia ottimizzare i costi che saper dare quel tocco personale al viaggio. In particolare viene richiesta l’Indonesia con Giava e Bali (forse a seguito anche della trasmissione Pechino Express), Vietnam e Cambogia ed il Giappone prima di tutto che è diventata una delle mete preferite.

Il periodo più quotato per le proprie vacanze? In questo momento possiamo dire che le vacanze si stanno concentrando fra le ultime due di luglio e le prime due di agosto. Tendenzialmente le vacanze nella seconda metà di agosto sono sempre state scelte da chi cercava l’offerta dell’ultimo minuto, ma che oggi sono sempre più limitate anche a causa dei problemi legati al Medio Oriente. Invece c’è molto interesse per chi inizia a fare le vacanze fuori dai periodi canonici, in particolare settembre e ottobre.

Target diverse per mete diverse: una piccola panoramica a seconda delle fasce di età? Oggi viaggiare costa sempre di più. C’è un ritorno alle agenzie e ai tour operator di tutta quella fascia di clientela che dopo aver sperimentato il “fai da te” e aver provato ad essere a ogni costo il proprio organizzatore di vacanza, partendo prima da organizzarsi la gita fuori porta per poi arrivare al viaggio all’estero, ha scoperto che forse non è sempre vero che si risparmia, non solo in termini economici, ma anche di tempo, visti i pensieri e problemi durante il viaggio. Molti giovani nell’ultimo periodo hanno intrapreso viaggi verso gli Stati Uniti, molti viaggi di nozze, ma forse in questo momento a causa del valore di cambio fra euro e dollaro i viaggi verso gli States stanno rallentando. Il mercato dei ragazzi di 20 e 30 anni oggi guarda verso la Grecia, forse una delle poche alternative a basso costo in alternativa al rimanere in Italia insieme alla Spagna. Il resto del target preferisce o rimanere in Italia o scegliere un viaggio all’estero importante. Possiamo dire che sono diminuite le prenotazioni totali, ma è cresciuto il costo medio di acquisto del viaggio in maniera importante facendo crescere di conseguenza mete come il Giappone appunto.   

Come la crisi ecomonica ha influito negli ultimi anni nel settore turistico? Le scelte dei viaggiatori sono cambiate? Se sì, in che modo? La crisi ha inciso soprattutto nell’ultimo periodo. Chi faceva un viaggio importante all’estero se lo è potuto continuare a permettere anche negli ultimi anni e se lo può permettere tutt’ora direi. Diciamo che subentrano magari invece dei problemi legati a familiari come i figli e i nipoti che invece hanno bisogno di supporto economico e questo fa spostare parte del consumo turistico verso l’aiuto all’interno della famiglia. La fascia di età che continua a viaggiare è cresciuta e sempre di più sono le persone single che decidono di intraprendere un viaggio. E proprio per questo è aumentata la richiesta di viaggi di gruppo con un accompagnatore dall’Italia che possa creare un rapporto umano fra le varie persone oltre a dare il supporto tecnico necessario. La crisi e la situazione in Medio Oriente hanno sicuramente creato un problema di offerte turistiche verso una clientela “giovane” anche perché molte destinazioni come la Spagna ed isole così come l’Italia sono facilmente raggiungibili dal “fai da te”.

Attentato di Tunisia: questo evento terribile avrà certamente avuto delle conseguenze devastanti dal vostro punto di vista... Il triste evento avvenuto in Tunisia purtroppo è solo uno degli eventi negativi che in questi anni ha registrato il Medio Oriente, dall’Egitto alla Siria alla Libia allo Yemen. Tutto il mercato turistico in quest’area è ormai qualche anno che sta soffrendo e se vogliamo ridurre il discorso solo in termini economici e turistici non possiamo definirlo “devastante”. Devastante è quello che sta succedendo a livello umano in tutta una parte di mondo e che sta distruggendo intere culture che erano culle del tempo.

Quali sono i Paesi sconsigliati al momenti per ragioni di sicurezza? Come dicevamo prima oggi consigliare di andare in Yemen, Egitto e Tunisia non sarebbe forse molto responsabile. Su Sharm ci sono opinioni differenti e diversi turisti stanno andandoci anche se i numeri sono ben lontani dagli anni passati.

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