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Economia Anzola dell'Emilia

Anzola, scioperano i lavoratori della Fabbri: "bonus ai dipendenti anti-sindacato"

La protesta arriva dopo la proposta di dare a ogni dipendente 3 mila euro per 'lasciare fuori dall'azienda i sindacati'

Hanno scioperato oggi i dipendenti della Fabbri, azienda che ha sede ad Anzola Emilia e che avrebbe proposto un 'incentivo' di ben tre mila euro per estromettere i sindacati.  "Il premio di 3.000 euro a lavoratore - denunciano i sindacati -serve a 'sfiduciare' i propri rappresentanti; un bonus in busta paga se si accetta di "togliere di mezzo le organizzazioni sindacali dalla discussione per il rinnovo" del contratto integrativo". E' la proposta della Fabbri, celebre marchio di amarene sciroppate con circa 140 dipendenti e cui oggi i dipendenti hanno risposto con uno "sciopero unitario con adesione totale, dalle 14.30 fino alla fine del turno" sia nello stabilimento di Anzola Emilia che nella sede bolognese dell'azienda.

I dipendenti si sono anche riuniti in assemblea, prima di incontrare il sindaco, Giampiero Veronesi, ed il capogruppo di maggioranza in Comune, Francesco Moscatelli, a cui hanno chiesto l'impegno del Consiglio a discutere un ordine del giorno di solidarieta'.

La vertenza la racconta una nota di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil: si e' aperta a fine 2013 e resta a tutt'oggi senza esito "a causa della mancanza di volonta' politica dell'azienda, che pretenderebbe di decidere la delegazione sindacale che deve sedersi al tavolo, e di vincolare a cio' la conclusione positiva della confronto. Negli ultimi tempi- rincarano i rappresentanti dei lavoratori- la proprieta' e' giunta addirittura ad offrire un premio annuo pari a 3.000 euro per lavoratore, se i dipendenti avessero accettato di 'togliere di mezzo' le organizzazioni sindacali dalla discussione per il rinnovo" dell'integrativo. Il che e' stato giudicato una 'proposta indecente': "I lavoratori hanno rigettato fermamente questa impostazione, rivendicando il diritto al rinnovo del proprio contratto e la liberta' di decidere autonomamente la composizione della delegazione sindacale", fanno sapere Flai, Fai e Uila.

Per Flai-Fai-Uila si tratta di un paradosso. "Il paradosso di questa vicenda si e' raggiunto pero' due giorni fa quando, a fronte di una discussione aperta da oltre un anno, la direzione aziendale ha sostenuto che l'apertura del confronto per il rinnovo del contratto nazionale impedisca i prosieguo della trattativa sul piano aziendale", raccontano ancora Flai-Fai-Uila. E così si è arrivati allo sciopero di oggi.

(fonte Dire)

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