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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Facchini in protesta, si prova a trattare: proposta di re-impiego per alcuni dei lavoratori licenziati

Proposte di assunzioni, entro giugno, per almeno 19 lavoratori, dei 50 che fanno parte del gruppo attorno al quale si è saldata la mobilitazione contro Ctl e Granarolo. Si.Cobas preme per accelerare i tempi: "I picchetti vanno avanti"

Proposte di assunzioni e di re-impiego, entro giugno, per almeno 19 del gruppo di 51 facchini attorno al quale si è saldata la mobilitazione contro i magazzini di Ctl e Granarolo a Cadriano. Sono quelle esposte ieri dal prefetto Ennio Mario Sodano ai rappresentanti dei Si.Cobas al termine del periodo di ''indagine'' avviato dalla stessa Prefettura per cercare soluzioni occupazionali che ponessero fine al blocco dei tir della Granarolo.

Non si tratta come chiedevano i Si.Cobas di soluzioni per tutti, senza le quali sarebbe ripartita la protesta ma in Prefettura si confida che prevalga la considerazione di un possibile passo avanti nella vertenza. La Prefettura ha esposto le ipotesi emerse dai contatti con Legacoop: si tratta di 14 possibili ricollocazioni a cui se ne sommano cinque all'interno di un bando di Hera.

Se si aggiungono ai nove facchini che sarebbero gia' riassunti in altre realta', restano fuori 22 persone. E per loro che succede? La ricerca di ricollocazioni andrà avanti, mentre nei prossimi giorni la Prefettura dovrebbe rivedersi o risentirsi con i Si.Cobas per dettagliare le proposte emerse ieri su cui, si sottolinea, sono stati dati "tempi certi" come chiesto dal sindacato di base.

Facchini in piazza contro sfruttamento e cooperative

L'incontro di ieri è durato circa due ore, e presto ce ne dovrebbe essere un altro. "Chiediamo pero' che la prossima volta- dice Aldo Milani di Si.Cobas- ci sia qualcosa di davvero concreto, non un'altra informativa, e che ci siano anche le controparti". Un'ulteriore proposta del sindacato, "su cui la Prefettura si è dimostrata disponibile, aggiunge Milani, è di prolungare la cig per altri tre mesi da marzo e chiedere un anticipo alle banche".
Il Si.Cobas, infine, preme per accelerare i tempi: "Dalla Prefettura- conclude Milani- non ci hanno chiesto di togliere i picchetti e noi andiamo avanti".

(agenzia Dire)

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