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Economia

Fallimento Centro Dehoniano. "Al lavoro per ammortizzatori sociali e continuità delle attività”

E' quanto emege dal primo incontro al Tavolo metropolitano di Salvaguardia

Il caso del Centro Editoriale Dehoniano (C.E.D.) è approdato mercoledì scorso al Tavolo metropolitano di Salvaguardia del patrimonio produttivo, alla presenza del Curatore, di Città metropolitana, Regione Emilia-Romagna, Agenzia regionale del Lavoro, Comune di Bologna e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Aser.

Sono 25 le lavoratrici e i lavoratori impiegati nella storica azienda bolognese, proprietaria delle Edizioni Dehoniane Bologna (EDB) e di Marietti 1820. Il Tribunale di Bologna ha dichiarato il fallimento della società lo scorso 12 ottobre e ha disposto la prosecuzione dell'attività d'impresa, mediante esercizio provvisorio, fino al 31 dicembre 2021, salva proroga.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un impegno di tutte le parti presenti per la ricerca di un possibile acquirente e l’attivazione di ammortizzatori sociali. 

"Il Curatore - fa sapere l'amministrazione metropolitana in una nota - ha dimostrato massima apertura al dialogo ed ha espresso con chiarezza l’intenzione di mantenere attiva l’azienda per garantire le migliori tutele per i lavoratori coinvolti partendo dall’obiettivo di poter conseguire risultati economici positivi durante questi mesi di esercizio provvisorio che sono i più importanti dell’anno per la vendita di libri".

Nei prossimi giorni l’impegno delle parti si concentrerà sulla valutazione degli ammortizzatori da attivare e su approfondimenti anche con il Ministero, aggiungono dalal città metropolitando auspicando "la valorizzazione di questa importante azienda del territorio, ricca di storia e ancora di grande valore grazie alle sue risorse e ai suoi marchi EDB e Marietti 1820".

“Questa prima riunione – ha sottolineato Sergio Lo Giudice, neo Capo di Gabinetto del Sindaco metropolitano, al suo esordio al Tavolo di Salvaguardia anche nella veste di delegato al Lavoro - ha mostrato che c’è una comunanza di intenti fra rappresentanze dei lavoratori, Curatore fallimentare, Confindustria e istituzioni del territorio nel trovare soluzioni che garantiscano insieme la salvaguardia dei lavoratori e la tenuta dell’attività. Nei prossimi giorni ognuno darà il suo contributo sia per agevolare la migliore e più rapida attivazione degli ammortizzatori sociali sia per individuare soluzioni adeguate alla continuazione delle attività del CED”.

FOTO, UNA DELLE MANIFESTAZIONI DEI CED DEI GIORNI SCORSI

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