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Economia Budrio

Festa dell’agricoltura nelle dimore storiche, così Budrio punta sulla valorizzazione del territorio

"Il patrimonio artistico e quello agricolo possono valorizzarsi a vicenda"  

L’esordio di “Coltiviamo la cultura: prima Festa dell’Agricoltura nelle Dimore Storiche Italiane”, evento promosso dai Giovani di Confagricoltura Bologna - Anga e dai giovani dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), ha fatto centro.

Domenica 16 ottobre oltre 500 persone hanno infatti partecipato all’apertura di Villa Certani Vittori Venenti, edificio seicentesco situato a Vedrana di Budrio nel territorio della Città Metropolitana di Bologna, e hanno degustato i prodotti tipici delle aziende agricole aderenti all’iniziativa.

“Questa giornata ha dimostrato come il legame tra l’arte e il buon cibo, caratteristici del territorio, possa essere sinonimo di grande successo - spiega Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Emilia Romagna - Il nostro scopo era quello di valorizzare i prodotti d’eccellenza delle aziende agricole e permettere ai cittadini di visitare in maniera esclusiva questi luoghi che, non sempre, come nel caso della Villa Certani Vittori Venenti, sono aperti al pubblico, ma che rappresentano il 17% del patrimonio culturale del Bel Paese.  Direi che ci siamo riusciti: la partecipazione è stata notevole. Non vediamo l’ora di organizzare altre iniziative che possano mettere in evidenza il forte connubio tra questi due mondi”.
 
All’evento è intervenuto anche il sindaco di Budrio, Debora Badiali, che ha effettuato il taglio del nastro per l’apertura ufficiale della Giornata. “È un piacere che un appuntamento di questo genere sia stato ospitato qui a Vedrana di Budrio. L’evento ha unito due identità che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi il territorio: le dimore storiche e l’agricoltura. Budrio è infatti ricca di splendide proprietà come Villa Certani Vittori Venenti che nel tempo hanno segnato il collegamento con la città e hanno creato lavoro, grazie appunto all’agricoltura. Un legame che continua ancora oggi e tende a specializzarsi, così come abbiamo potuto vedere con i prodotti agricoli in mostra, frutto di colture e lavorazioni sempre più all’avanguardia”.
 
“Il successo riscontrato ha testimoniato l’importanza della collaborazione tra i custodi del territorio, ovvero gli imprenditori agricoli, e i custodi delle bellezze storiche del Paese - commenta Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna - L’iniziativa ha ancora una volta evidenziato come oggigiorno i cittadini e i turisti siano sempre più attratti da un turismo di tipo esperienziale, dove possono partecipare a diverse attività e diventare così loro stessi i veri protagonisti dell'evento”.
 

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