Coronavirus, 800 milioni di euro per Fiere: la richiesta di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto
Chiesto al governo un fondo a sostegno del sistema expo
Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto fanno fronte comune e chiedono al Governo l'istituzione di un fondo da 800 milioni di euro per il sostegno delle fiere. La richiesta è contenuta in una lettera che i presidenti Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Luca Zaia hanno scritto al premier Giuseppe Conte, alla luce del blocco del sistema fieristico in seguito all'emergenza covid-19.
Gli expo delle tre regioni rappresentano da sole il 65% dell'attività fieristica in Italia, oltre il 75% delle manifestazioni internazionali, calcola l'Emilia-Romagna, e lo stop imposto dal febbraio scorso ha causato un danno stimato per le tre realtà regionali di oltre 700 milioni di euro, oltre un miliardo se si considera anche l'indotto. Per questo serve un fondo da almeno 800 milioni di euro, spiega Bonaccini, per puntare "al salvataggio dell'intera filiera fieristica-congressuale nazionale, che ha fortissime implicazioni di immagine e di leadership internazionale delle nostre realtà produttive sui mercati mondiali. Le fiere sono una vera e propria piattaforma di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo e giocano un ruolo non sostituibile dalle tecnologie digitali". Tra l'altro, sottolinea il governatore, "interventi analoghi sono già stati assunti fin dalle prime fasi della crisi sanitaria in Danimarca, Francia e Germania.
Il fondo, spiega ancora l'Emilia-Romagna, servirà per sostenere "tutta la filiera degli operatori del settore fieristico", sia i soggetti organizzatori delle manifestazioni sia le proprietà e i i gestori dei quartieri fieristici nei quali si svolgono eventi di carattere almeno nazionale. L'aiuto dovrà essere notificato alla Commissione europea, collegato alle perdite registrate e vincolato alla calendarizzazione degli eventi cancellati, anche eventualmente nel biennio 2021-2022. I contributi potranno essere anche "subordinati all'impegno a realizzare investimenti necessari per garantire la sicurezza sanitaria degli eventi e la predisposizione di aree attrezzate da adibire a eventuali situazioni di emergenza sanitaria".
La lettera delle Regioni al Governo è stata poi inviata dall'Emilia-Romagna anche ai sindaci di Bologna, Parma, Ferrara, Modena, Piacenza, Forlì e Rimini, dove hanno sede gli expo regionali. "Le fiere - spiega l'assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla - sono un elemento cardine della filiera economica internazionale per lo sviluppo del sistema-impresa dell'Emilia-Romagna e del Paese intero.
L'annullamento o lo spostamento al 2021 delle principali esposizioni è causa di gravi perdite non soltanto finanziarie, ma anche di immagine e di competitività del nostro territorio, con un forte rischio di impatto occupazionale. Anche la filiera delle relazioni internazionali, costruite negli anni dalle nostre Fiere, è un valore che non possiamo dissipare e necessita di un impegno straordinario da parte di tutti per riattivare contatti e rapporti che inevitabilmente andranno ricostruiti o rinsaldati una volta superata questa fase emergenziale". (Dire)