Perdite d'acqua: rimborsi da Hera attraverso il nuovo "Fondo fughe"
Nuovo strumento di Hera per tutelare gli utenti dagli oneri dovuti ai maggiori consumi causati dalle perdite d''acqua accidentali e occulte sulla rete privata. Ma aderire al fondo non è obbligatorio. Ecco come funziona
Si chiama "Fondo Fughe Acqua" il nuovo strumento di Hera per tutelare gli utenti dagli oneri dovuti ai maggiori consumi causati dalle perdite d''acqua accidentali e occulte sulla rete privata. Già sperimentato "con successo" nelle province di Rimini e Ravenna dove è attivo da diversi anni, segnala la multi-utility in una nota, il fondo diventa ora realtà in tutti i territori serviti dal punto di vista idrico
Il fondo istituito funziona così: in caso di fuga viene rimborsato l'intero importo riferito ai volumi che eccedono dell'80% la media consumi degli anni precedenti, con un limite di 10 mila euro in un biennio. "Quindi- spiega Hera- se un cittadino si vede arrivare una bolletta, ad esempio, con consumi di 2 mila metri cubi (la cui causa è una rottura accidentale) e ha aderito al fondo, non dovrà preoccuparsi: se il suo consumo medio annuale è di 100 metri cubi, pagherà solo l'80% in più del suo abituale consumo, cioè un importo equivalente a 180 metri cubi".
La soglia dell'80% funziona da ''franchigia'' ed "è stata scelta perchè è il limite entro il quale, statisticamente, consumi più alti della media non sono riconducibili a eventi straordinari". La parte di consumi eccedente la soglia verrà dunque rimborsata usufruendo del massimale previsto dal fondo (10 mila euro in un biennio). La quota annuale di adesione è di 15 euro per contratto e dell'iniziativa e delle sue modalità di attuazione è stato preventivamente informato anche l'ente regionale di regolazione, Atersir.
Il cliente che vuole usufruire del fondo deve procedere autonomamente alla riparazione della rottura, a proprie spese, e comunicare poi a Hera, entro 30 giorni, l'avvenuta sistemazione allegando tutta la documentazione, tra cui una foto della rottura e della lettura finale del contatore.
Aderire al fondo, comunque, non è obbligatorio: chi non volesse partecipare (rinunciando così alla ''protezione'' in caso di fuga) può comunicarlo "in qualsiasi momento e senza nessun costo, anche nei mesi successivi all'avvio". Il direttore Acqua del gruppo Hera, Fabio Fogacci, garantisce la massima trasparenza: "Abbiamo deciso di estendere il fondo su tutti i territori Hera, con l'obiettivo di proteggere tutti i cittadini. E' inoltre importante evidenziare come Hera- evidenzia Fogacci in una nota- non trarrà nessun vantaggio economico dalla gestione del fondo: tutto l'importo accantonato sarà infatti a totale disposizione dei clienti. E se in un anno la cifra raccolta dovesse eccedere le effettive richieste, la parte restante verrà conservata per l'anno successivo. Tutte le entrate del fondo e i rimborsi accordati ai clienti verranno poi rendicontati, in un'ottica di totale trasparenza".