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Economia

Casa, riduzione Imu su canoni concordati e affitti in comodato

Il sindaco, alla luce di riscontri positivi avuti dal Governo, annuncia di voler riabbassare l'imposta. Ape: "Speriamo che la riduzione venga applicata concretamente e non sia solo annunciata. La tassazione attuale è oramai intollerabile"

Almeno per qualcuno l'Imu  sarà più lieve. Il sindaco Virginio Merola, alla luce di riscontri positivi avuti dal Governo, riabbassa l'imposta sugli immobili per gli affitti a canone concordato o per chi cede un'abitazione gratuitamente ad un famigliare. "Avevo detto che era un bilancio in movimento per non bloccare gli investimenti e la manutenzione della città. Intanto- ha detto Merola ai microfoni di Radio San Luchino- continuava il confronto col Governo per chiedere che ci riconoscessero maggiori risorse". Ebbene, "posso dire che ce l'abbiamo fatta e tra qualche giorno faremo una conferenza stampa per dire che riporteremo l'Imu  al 7 per mille per i canoni concordati e anche per le persone che danno in comodato gratuito la casa ai loro parenti". Merola definisce la riduzione "un impegno di lotta che avevamo preso. Dal 2011 ad oggi abbiamo avuto 188 milioni di tagli su un bilancio di 540 milioni. Questo ci ha costretto ad aumentare le tasse come non volevamo", ma ora "porterò a casa questa riduzione delle tasse e ne sono contento".

"Se confermata, l'intenzione di ridurre le aliquote Imu relative alle tipologie dei canoni concordati e per gli immobili concessi in comodato ai parenti, non può che essere una buona notizia". Così il vicepresidente di Ape Bologna, Gaetano Fiorini, dopo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco.
"Speriamo che la riduzione venga applicata concretamente e non sia solo annunciata. E' oggettivo che la tassazione immobiliare che il Comune applica sugli immobili sia oramai intollerabile", scrive Fiorini, in una nota. "L'unica strada percorribile per il futuro dovrà conformarsi a una graduale riduzione del carico fiscale sugli immobili- aggiunge il vicepresidente di Ape- anche al fine di fare ripartire un settore economico e produttivo oramai ridotto in fin di vita". Ogni riduzione di imposte "rappresenta un passo verso quell'equità fiscale che deve essere garantita a tutti i cittadini e quindi anche a tutti i proprietari immobiliari", conclude Fiorini.

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