IMU, che stangata! L'Uppi boccia la nuova imposta sulla prima casa

Con l'introduzione dell'Imu, a Bologna su un'abitazione 'media' (prima casa) con rendita catastale di 900 euro, si pagherà circa 520 euro in più, e 360 euro in più per Irpef e l'addizionale. E' il calcolo fatto dall'Unione piccoli proprietari immobiliari (Uppi) che boccia la nuova imposta sugli immobili definendola "l'ennesimo saccheggio a danno di una categoria che da sempre corre in soccorso allo sfascio, causato dallo scellerato uso delle casse pubbliche". Secondo l'associazione, nel capoluogo emiliano tra Irpef e addizionale l'effetto della manovra sull'abitazione principale si tradurrà in un aumento di 360 euro rispetto a oggi, e di 520 euro per quanto riguarda l'Imu sempre sulla prima casa (con 0,5% e deduzione di 200 euro). Inoltre, le imposte sull'acquisto dovrebbero aumentare di 1.202 euro, con beneficio prima casa, e di 3.060 euro senza quel beneficio. A questo punto il segretario dell'Uppi Bologna Claudio Contini (che è anche presidente della commissione fiscale nazionale Uppi) chiede di "perequare maggiormente i carichi fiscali" e che "si dia almeno la possibilità di rivalersi sui conduttori del 50% dell'Imu assolta sugli immobili ceduti in locazione". Altre due richieste sono di "consentire la deduzione dall' imponibile Imu dell'importo residuo degli eventuali mutui accesi per l'acquisto", e "consentire la deduzione dell'Imu dall' imponibile Irpef".

IMU. A fronte della manovra annunciata ieri dall'esecutivo Monti sarà reintrotta l'imposta sulla prima casa, ora IMU (vecchia ICI). Riguardo l'anticipo dell'Imu, si parte innanzitutto con una revisione delle rendite catastali per le abitazioni, che saliranno del 60%. Sulla base di questo nuovo parametro, l'aliquota Imu è stata fissata al 7,6 per mille, con una riduzione al 4 per mille (forse 3,6 per mille) per le prime case.
 

(ANSA)