Scuola, docenti precari fanno causa: Ministero Istruzione condannato a risarcimento
Pagherà 210 mila euro, come sentenziato dal Tribunale di Bologna in merito alla situazione di 7 docenti: dichiarata "l'illegittimità dei termini apposti ai contratti stipulati". 200 i precari ad aver già fatto ricorso
Una vita da precari quella di sette insegnanti che hanno così deciso di fare causa al Ministero dell'istruzione e il Tribunale di Bologna ha dato loro ragione. Ora lo Stato dovrà sborsare 210 mila euro per il maltolto.
Lo rende noto Codacons, che ha assistito i docenti: "La condizione di precariato in cui hanno dovuto sottostare per anni è la motivazione della importante sentenza che dichiara l'illegittimità dei termini apposti ai contratti stipulati dai ricorrenti e, per l'effetto, condanna il Ministero dell'istruzione a risarcire il danno nella misura di quindici mensilità della retribuzione globale di fatto, con gli interessi legali dalla data della presente sentenza e fino al saldo; dichiara il diritto della parte ricorrente alla progressione professionale, in conseguenza della stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato, e per l’effetto condanna il Ministero dell'istruzione a corrispondere le differenze retributive maturate in ragione della relativa anzianità di servizio in misura maggiorata degli interessi legali dalle singole scadenze e fino al saldo".
"Sentenza che lascia ben sperare - aggiunge Codacons - circa duemila precari della scuola che attraverso noi hanno intentato causa al Ministero al fine di ottenere il riconoscimento dei propri diritti oltre che il giusto risarcimento".