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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

L'Interporto allarga la ferrovia e diventa più green

Ieri la visita del presidente Bonaccini. Interporto si appresta anche alla creazione di una comunità energetica

Con un investimento complessivo di circa 66 milioni di euro, parte dei quali coperti da fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Interporto è pronto ad ampliare l'area ferroviaria che attualmente si estende su  665.000mq e consta di una stazione interna e tre terminal.  

Ieri, 18 gennaio il presidente di Interporto, Marco Spinedi, assieme ai membri del Consiglio di Amministrazione Andrea Babbi ed Ethel Frasinetti, hanno accolto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in visita per la prima volta. 

La visita, fanno sapere da Bentivoglio, ha visto l’organizzazione di due momenti distinti. Il primo ha visto con il management per un confronto sugli investimenti previsti dalla Società: l’ampliamento dell’area ferroviaria, che prevede un investimento complessivo di circa 66 milioni di euro, parte dei quali coperti da fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; a ciò si aggiunge un progetto per la creazione di una comunità energetica per far diventare l’infrastruttura sempre più sostenibile ed al servizio della Comunità.

Nella seconda parte della giornata il Presidente Bonaccini ha incontrato i rappresentanti di molte delle aziende insediate in Interporto.

“Ringraziamo il Presidente Bonaccini per la costante collaborazione. Questa sua visita dà lustro all’infrastruttura ed alle 130 aziende che si trovano al suo interno. L’Interporto, con oltre 6.000 lavoratori, crea un indotto importante per il territorio. Come Società Interporto Bologna SpA continueremo ad innovarci per continuare a rappresentare un fiore all’occhiello in Regione” commenta il Presidente Marco Spinedi. 

Cos'è una comunità energetica

Cittadini, attività commerciali, imprese e pubbliche amministrazioni locali si mettono insieme con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. 

Ad esempio che una PMI oppure una Pubblica Amministrazione possono installare un impianto fotovoltaico, rispettivamente sul proprio stabilimento produttivo o scuola, e condividere l’energia prodotta e immessa in rete con i cittadini del Comune che hanno deciso di far parte della comunità.

Allo stesso modo si possono costituire comunità di quartiere, comunità agricole, comunità di borgo ecc. 

A Calderara di Reno la prima comunità energetica rinnovabile

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