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Economia

Lavoro, Lamborghini 4.0: aumenti in busta paga e benefit, dai corsi di lingua ai permessi per il veterinario

Nuovo contratto aziendale per il quadriennio 2019-2022: ora l'ipotesi di accordo verrà giudicata dal personale con il referendum interno

'Diritto' all'assemblea (anche per addetti in appalto), "valorizzazione di tutte le diversità presenti in azienda, sia di genere sia generazionali"; ore di permesso per le visite, anche dal veterinario, impegno per la mobilità sostenibile e contro l'omofobia. E poi aumenti in busta paga.

Sono alcuni dei contenuti del nuovo contratto aziendale per la Lamborghini di Sant'Agata Bolognese per il quadriennio 2019-2022 raggiunto nella notte di martedì e ora l'ipotesi di accordo verrà giudicata dal personale con il referendum interno.

Buste paga

I valori target del premio di risultato salgono dai 3.000 euro del 2018 ai 3.500 del 2019 fino a 3.800 uguali per tutti nel 2022. E dal 2020 un indicatore del premio è legato alla sostenibilità ambientale. Dal 2021, poi, il premio di continuità del risultato stabilizzerà nel tempo un 10% della media erogata del premio di risultato negli anni precedenti. Entrambi i bonus vanno a tutti i lavoratori indipendentemente dalla tipologia contrattuale, quindi anche ai somministrati (ex interinali). Viene inoltre rivalutata l'indennità di cartella, ossia la cifra mensile fissa per il personale diretto di produzione con tempi assegnati: passa da 40 euro mensili a 48, e cresce, da gennaio 2021, il contributo aziendale per chi aderisce a fondi di previdenza complementare di natura contrattuale (Previlabor e Cometa) dal 2,2% al 2,5%.

Per Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Rsu l'intesa è "In continuità con l'esperienza di Lamborghini, si tratta di un accordo che prosegue nella strada dell'innovazione sociale e della sperimentazione di nuovi diritti. L'accordo consolida e dà garanzia di stabilità al sistema contrattuale, alle relazioni e alla redistribuzione economica dei prossimi anni".

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Il sistema di relazioni sindacali, improntato ai principi della Charta dei rapporti di lavoro della Volkswagen e fondato sui diritti di informazione, consultazione e contrattazione, viene rafforzato dal nuovo contratto con una razionalizzazione del sistema degli incontri periodici, l'istituzione di una nuova commissione tecnica bilaterale (mensa) e l'inserimento all'interno delle attuali del tema della mobilità sostenibile.
L'intesa garantiace il diritto all'assemblea sindacale retribuita e "si riafferma il principio che, prendersi cura dei lavoratori più deboli è il miglior modo per garantire diritti e giustizia sociale per tutti", segnalano i sindacati. Sulla factory 4.0 partirà una discussione preventiva con il sindacato in occasione della progettazione di nuovi processi produttivi e in una commissione si parlerà della "disponibilità del dato" (la definizione di cosa e di chi sono i dati prodotti dai sistemi informatici aziendali, rimettendo al centro il lavoratore "in un concetto di partecipazione democratica dell'innovazione tecnologica"). Fiom, Fim ed Rsu sono poi "particolarmente orgogliosi di aver inserito un capitolo denominato diversity" per la valorizzazione di tutte le diversità presenti in azienda (sia di genere sia generazionali): due delegati sindacali impareranno la lingua dei segni e si afferma "l'impegno di tutti contro ogni forma di discriminazione, razzismo, sessismo e omofobia".

Diritti individuali

E' "estremamente ricco" il capitolo dei diritti individuali in cui entrano quattro ore annue di permessi aggiuntivi per visite mediche dei figli minorenni o genitori dei dipendenti, utilizzabili anche in caso di visite veterinarie, un incremento dei giorni di permesso ex legge 53/2000, e si punta alla banca delle ore solidali. E poi l'incremento del contributo aziendale per i periodi di astensione facoltativa per maternità (dal 30% al 40% a carico azienda che si somma al 30% riconosciuto dall'Inps) qualora entrambi i genitori si avvalgano dell'istituto, per favorire la "parità genitoriale". Rientrano nel capitolo responsabilità sociale di impresa la conferma dell'adesione di Lamborghini al progetto "Insieme per il Lavoro", l'impegno a favorire la fruizione da parte dei dipendenti di nidi e scuole dell'infanzia pubbliche (attraverso confronti da avviare con le Istituzioni locali), così come l'impegno ad affrontare il tema della mobilità sostenibile. In tema di formazione e percorsi di crescita professionale, si insiste sulla possibilità dei lavoratori di proporre autonomamente la scelta di corsi all'interno del catalogo aziendale, sulla condivisione e miglioramento dello strumento del job posting e sulla possibilità, "per tutti", di proporsi per corsi di lingua inglese anche da frequentare al di fuori dell'orario di lavoro.
"Pensiamo che l'ipotesi di accordo raggiunta sia frutto di un grande lavoro collettivo, frutto di avanzate relazioni sindacali, di un clima positivo di fiducia e rispetto reciproci, frutto delle competenza delle delegate e dei delegati sindacali e della forza che il sindacato, complessivamente inteso, ha in Automobili Lamborghini", rivendicano Fiom, Fim e delegati.

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