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Economia Zona Universitaria / Via Zamboni

Lavoratori Palazzo Paleotti: 'Ridicoli aumenti di salario'. Dionigi si attiva: 'Comprensibile malcontento'

Dall'assemblea di studenti, lavoratori e precari Unibo nuova mobilitazione indetta per il prossimo 31 marzo, si torna a protestare dopo l' "accordo-combutta, tra Coopservice e sindacati'. Insoddisfatta anche l'Università: il rettore interpella i Ministeri

Non è bastato l'accordo raggiunto tra sindacati e Coopservice sull'aumento del salario dei lavoratori impegnati dalla cooperativa presso biblioteca e rettorato universitario a Palazzo Paleotti. Ieri nuova assemblea di studenti, lavoratori e precari Unibo in via Zamboni 36, con l’obiettivo di rilanciare le nuove tappe di mobilitazione in merito alla "vergognosa situazione in cui versano decine di lavoratori dell’Università, appaltati dall’Unibo a CoopService". La protesta fa seguito a quella della settimana scorsa, quando precari e studenti Unibo si erano diretti in Rettorato, per denunciare "il ruolo dell’università-azienda nello sfruttamento dei suoi lavoratori".

Dall’assemblea di ieri è emersa una valutazione positiva dell’iniziativa del 18 marzo scorso e allo stesso tempo si interpreta "come provocatoria e irridente( in combutta con i sindacati confederali Cgil e Cisl)  la decisione di CoopService di concedere ridicoli aumenti ai lavoratori, aumenti che non ripristinano le situazioni reddituali precedenti". Da qui la decisione del gruppo di proseguire "con determinazione il percorso di mobilitazione".

Nuovo sciopero di precari e studenti Unibo indetto per il 31 marzo "sin dalla mattina, annunciano i manifestanti,  bloccheremo via Zamboni, bloccheremo le principali facoltà e sale studio per ribadire che il Rettore  Dionigi deve prendere posizione pubblica  rispetto a questa vicenda, in quanto è l’UniBo la responsabile principale delle assunzioni-ricatto che CoopService mette in atto".

Non tarda ad arrivare la replica del rettore di Alma Mater, Ivano Dionigi, che ha tenuto a specificare: “L’Ateneo ha sostenuto per l’appalto di Palazzo Paleotti lo stesso onere finanziario dell’appalto precedente e che in particolare il costo orario di ciascun lavoratore oscilla, a seconda delle varie posizioni, tra 14,97 euro e 17,52 euro più iva al 22%. Nei giorni scorsi mi sono adoperato – al di là dalle mie competenze e responsabilità ma nella convinzione della giusta causa - affinché, attraverso un’integrazione stipendiale, venisse riconosciuta la peculiarità dei servizi appaltati".

Dal Rettore comprensione del malcontento dei lavoratori: "La soluzione - spiega in una nota Dionigi - a cui si è giunti, pur migliorativa rispetto alla situazione precedente, continua a lasciare comprensibilmente insoddisfatti i lavoratori e l’Università stessa".

A tal proposito il rettore fa sapere di aver scritto una lettera al Ministro delle Infrastrutture, al Ministro del Lavoro e per conoscenza al ministero dell’Economia e delle Finanze, perché venga rivista la materia che disciplina gli appalti pubblici, soprattutto rispetto ai casi di cambio di appalto affinché queste categorie di lavoratori possano vedere soddisfatte e garantite le proprie legittime aspettative.


 

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