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Economia

Lavoro, mercato da panico: 90mila disoccupati, mobbing e soprusi in aumento

Cisl: disoccupazione record, +116%. E non solo. Mondo del lavoro 'infestato' dall'aumento di episodi di mancanza di etica e diritti negati: dai licenziamenti selvaggi, alle pressioni a non far ferie o non segnare gli straordinari

Disoccupazione record a Bologna e Provincia e non solo. Il mondo del lavoro locale 'infestato' anche dall'aumento di episodi di 'mancanza di etica' e di diritti negati. Così denuncia Cisl, snocciolando dati allarmanti che dipingono una crisi ormai strutturale. Al 30 giugno erano infatti poco meno di 90mila i disoccupati nel Bolognese, +116% rispetto a fine 2008. Nel dettaglio, dalla disoccupazione i più colpiti ora sarebbero gli uomini (+127%), gli stranieri (+159%) e i giovani sotto i 34 anni che hanno superato un terzo del totale.

''Noi parliamo dei dati. Però c'è anche un clima che si respira in sindacato - ha detto Alessandro Alberani, segretario Cisl di Bologna - tanti giovani vengono ricattati sul lavoro, licenziamenti selvaggi, mobbing, trasferimenti, pressioni a non prendere ferie o a non segnare gli straordinari a chi aspetta un contratto a tempo indeterminato. Cose che succedono costantemente anche a Bologna. Questo è un appello che facciamo all'etica dell'impresa. Non abbiamo riscontri numerici, ma anche se non sono un numero altissimo, sono significative''.

Quanto all'aspetto quantitativo, i disoccupati hanno raggiunto esattamente quota 89.758 con un'ulteriore crescita del 5,9% rispetto alla fine del 2012. E anche chi lavora è sempre meno assunto in maniera stabile: gli ingressi con contratti a tempo indeterminato sono infatti solo il 15% e calano anche i contratti a termine, mentre l'apprendistato - strumento su cui ha puntato sia il governo Monti che la Regione Emilia-Romagna - non decolla, fermo al 3%.

Tra le proposte fatte dal sindacato, un utilizzo degli incentivi presenti nel decreto lavoro (utilizzabili, secondo la Cisl, dal 30%-40% delle aziende) e il progetto di staffetta generazionale, ''però in 'salsa bolognese'. La Regione ha snaturato il nostro progetto. Per questo abbiamo scritto ad Errani. Serve il coinvolgimento di aziende ed associazioni e non solo dall'ente pubblico''.
 

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