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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Patti sul lavoro, rivoluzione 2.0 di Cgil: precari e partite iva e co. chiamati ad esprimersi in rete

In arrivo consultazioni online: "Una campagna di sensibilizzazione che non ha precedenti per il mondo sindacale tradizionale". Alla base la volontà di dialogare con i lavoratori, vicini e non al sindacato, per raccogliere esigenze e aspirazioni

E' in pieno svolgimento la consultazione sui contenuti del “Patto per il lavoro” stipulato con la Regione e le Associazioni datoriali, e del Patto metropolitano di Bologna. Assemblee ed incontri sono convocati in tutti i territori e i luoghi di lavoro, e valutano le intese anche alla luce della situazione nazionale, degli annunci del Governo e dello scontro che accompagna il rinnovo dei Contratti Nazionali. 

A Bologna, in particolare, il Patto metropolitano siglato a fine aprile di quest'anno - sottolinea Cgil - "ha definito gli strumenti di intervento sullo sviluppo del territorio, a partire dalla necessità di un riassetto istituzionale". 
La scelta di consultare tutti i lavoratori e i pensionati, iscritti e non, e quindi di non discutere solamente negli organismi dirigenti del sindacato di questioni fondamentali come il welfare e lo sviluppo del territorio, deriva dal grande valore dei due accordi. Accordi “per cambiare musica”, dice la Cgil, sottolineando come il Patto regionale riconosca che la contrattazione è “una risorsa per lo sviluppo e per l'innovazione”, che a fronte di eventi di crisi le parti datoriali si sono impegnate a “non assumere iniziative unilaterali”, e che la nuova legislazione regionale dovrà assicurare ogni tutela al lavoro, a partire dalla clausola sociale negli appalti. 

CONSULTAZIONI ONLINE, SINDACATO 2.0. "Una scelta così inedita nel panorama nazionale merita, dunque, di essere consolidata con la testimonianza del più ampio consenso possibile", fa sapere il sindacati, che proprio per questa ragione, utilizzerà anche gli strumenti messi a disposizione dalla rete, in una campagna di "sensibilizzazione online che non ha precedenti per il mondo sindacale tradizionale".
In questo senso, l'iniziativa si rivolge esplicitamente al lavoro precario, atipico, delle partite iva, diffuso nelle micro-imprese o disoccupato, che nelle tradizionali assemblee ben difficilmente può essere presente. 

Nei prossimi giorni, attraverso un portale ideato ad hoc per la consultazione online e i principali socialnetwork, chiunque potrà conoscere nel dettaglio i contenuti delle intese, e potrà dire la sua. Commentando ed esprimendo il proprio consenso, o il proprio dissenso. 
Tali scelte, ribadisce Cgil, "derivano dalla volontà di dialogare con il nostro tradizionale mondo di riferimento, ma anche di coinvolgere il lavoro disperso e scarsamente, o non ancora, sindacalizzato, raccogliendone le esigenze e le aspirazioni". 

Con la chiusura della consultazione, prevista intorno alla metà di novembre, si saprà se la scommessa 2.0 avrà dato buoni frutti. Una scommessa che "non ha una piccola posta in palio, ma riguarda l'adozione di politiche volte a creare sviluppo e benessere diffuso con l'aumento dell'occupazione e delle tutele sul lavoro". Per questo il sindacato si dichiara certo "che se la nostra scommessa sarà vinta, i risultati raggiunti in Emilia-Romagna potranno aiutare ad aprire una strada ben diversa da quella delineata rispetto al modello di relazioni industriali inaugurato dal Governo Renzi". 
Sul sito web www.pattoxillavoro.it è già attiva la consultazione online per esprimersi sul Patto per il lavoro sottoscritto in Emilia Romagna, mentre per pronunciarsi sul Patto metropolitano di Bologna il portale è  www.pattometropolitanobologna.it. 

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