Lavoro, ADHR assume 600 persone a tempo indeterminato. Cgil scettica
Scetticismo da parte di NIdiL-CGIL Bologna dopo l'annuncio dell'agenzia per il lavoro:"Ci piacerebbe leggere e verificare di eventi in cui a "nuove assunzioni" corrispondano nuovi, aggiuntivi, posti di lavoro"
L'Agenzia per il lavoro ADHR Group, che ha il suo quartier generale nel bolognese, ha ieri annunciato che "grazie a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015 assumerà, entro l'anno, 600 lavoratori a tempo indeterminato". Le stabilizzazioni riguarderanno "sia personale già in forza all’agenzia, sia chi oggi non ha un lavoro e lo sta cercando".
L'annuncio viene accolto non senza qualche interrogativo da parte di NIdiL-CGIL Bologna, che si mostra scettica "ci piacerebbe leggere e verificare di eventi in cui a “nuove assunzioni” corrispondano nuovi , aggiuntivi , posti di lavoro".
Invece - denuncia il sindacato - "ci troviamo spesso in questi giorni a verificare l'utilizzo dell'assunzione a tempo indeterminato , di per sé ovviamente positiva per un lavoratore con contratto atipico o subordinato a tempo determinato , in relazione all'utilizzo dei consistenti incentivi / sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità 190/ 2014 ( che non è il Jobs Acts). Non vogliamo essere “Cassandre” , ma vorremmo ragionare su dati occupazionali non contingenti , ma consolidati e raffrontabili temporalmente per valutare l'andamento occupazionale complessivo del nostro territorio sul nostro territorio auspicandone una dinamica positiva almeno in relazione allo sviluppo delle esportazioni e delle dinamiche indirette di Expo."
Che le Agenzie per il lavoro (in somministrazione) colgano questa opportunità non è negativo per NIdiL-CGIL, che però rimarca: "deve restare chiaro che il riferimento e l'impianto di tale forma di assunzione resta il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Contratto che prevede per i lavoratori a tempo indeterminato l'indennità di disponibilità di 750 Euro mensili e procedure di confronto in mancanza di occasioni di lavoro , nonché l'attuazione preventiva di percorsi formativi e di ricollocazione."
I problemi del lavoro somministrato per il sindacato "restano anche a tempo indeterminato, certo da non equiparare a quelli della selva dei contratti atipici che Poletti dice di voler ordine, e sono quelli del job on call: il potenziale sottoinquadramento , la durata delle missioni , il comprensibile disagio di inserimento nelle dinamiche aziendali , la mobilità territoriale" .
In riferimento all'annuncio di ADHR Group - chiosa Cgil - "pensiamo che per queste 600 assunzioni , (60 sul territorio bolognese) il riferimento normativo debba restare quello del contratto collettivo nazionale di lavoro ed il sistema delle tutele derivante dallo Statuto dei diritti dei lavoratori". Cose che "verificherà la nostra struttura regionale che ha chiesto incontro con la Direzione ADHR".