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Bruno Magli, chiesto Tavolo Crisi, L’AD tedesco: “Così non va”

La chiusura della Bruno Magli e il rischio disoccupazione per i 90 dipendenti bolognesi va in Regione dove Sconciaforni chiede un tavolo crisi. Ma Mueller: "Bisogna andare a Milano"

Il capogruppo Fds in Regione, Roberto Sconciaforni, si unisce ai 90 lavoratori della Bruno Magli calzature di Bologna per chiedere "Un tavolo di crisi, finalizzato a scongiurare i licenziamenti e identificare possibili nuovi soggetti interessati al rilancio del marchio e dell'attività produttiva a Bologna". Nel frattempo l’Amministratore Delegato Armin Mueller conferma e motiva la decisione di trasferirsi nella Capitale italiana dellla Moda, Milano.

IL PRESIDIO DEI LAVORATORI. Dopo aver partecipato presidio organizzato dai lavoratori, Sconciaforni ricorda che l'azienda "da anni è passata ad una proprietà inglese", ora in ristrutturazione, che "prevede la chiusura della produzione bolognese e lo spostamento di alcune attività a Milano".

A RISCHIO 90 POSTI DI LAVORO. Sarebbe "l'ennesima perdita di un'importante attività del tessuto produttivo bolognese", commenta Sconciaforni: "E' quindi urgente che la Giunta regionale si adoperi per attivare un tavolo di crisi per impedire i licenziamenti, come chiesto dai sindacati e dai lavoratori, per arrivare poi ad un nuovo piano industriale che coinvolga i soggetti interessati alla salvaguardia dell'attività bolognese e alla continuità occupazionale sul territorio".

L’AD ARMIN MUELLER. L’amministratore delegato della Bruno Magli, Armin Mueller, in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino appare molto più coinvolto dal piano strategico di recupero che dal destino dei dipendenti a rischio disoccupazione: “La Bruno Magli ha molti debiti sia verso le banche che verso la propria holding – spiega – visto che molto denaro è già stato messo in questi 4 anni per ripianare le perdite già esistenti e solo nel 2010 il margine operativo lordo è tornato positivo dopo dieci anni di perdite, ma il modello di business non funziona”.

IL TRASFERIMENTO A MILANO. “Ci serve un ufficio commerciale e nuovi innesti nel retail  e queste sono competenze che si trovano a Milano- spiega sempre nell’intervista al quotidiano locale l’Amministratore Delegato Magli -  per quanto riguarda la produzione, già oggi il cento per cento delle scarpe da uomo, delle borse e della piccola pelletteria, e il trenta per cento delle scarpe da donna sono realizzate fuori dall’azienda. Il nostro marketing è già a Milano. Abbiamo avuto un direttore creativo part-time e il direttore commerciale, fino al 2010 stava a Milano, il centro della moda, dove è possibile svilupparsi”.

INCONTRO IL 3 OTTOBRE. Lunedì prossimo alle ore 9  negli uffici della Regione si terrà un incontro – convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - per discutere delle sorti aziendali. Al tavolo sono invitati  i rappresentanti della Bruno Magli spa, del Comune e della Provincia di Bologna, di Unindustria Bologna e dei sindacati di categoria.
 

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