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Economia Minerbio

Minerbio, 170 milioni di fatturato e bilancio in attivo per produttori di zucchero

Ora si punta al modello di economia circolare sostenibile: "Intendiamo essere protagonisti sia dell’agroalimentare italiano che nel settore delle bioenergie” 

"Coprob, unico produttore nazionale di zucchero 100% italiano presente sul mercato con il marchio Italia Zuccheri, chiude
l’esercizio" in attivo. Lo rende noto la (Cooperativa Produttori Bieticoli che ha sede anche a Minerbio "La transizione ecologica dell’unica filiera bieticola italiana, nata nel 1962, punta sull’innovazione, nel segno della sostenibilità ambientale, economica e sociale".

Positivo il 59° bilancio della Cooperativa: un fatturato pari a 170,7 milioni di euro, un risultato ottenuto anche con la risalita del prezzo dello zuccheronegli ultimi mesi dell’anno: "Il bilancio è completato da un consolidato del Gruppo Coprob, che include Italia Zuccheri Commerciale, pari a 230 milioni di euro e un utile netto di 4,7 milioni di euro. 

Oltre ai dati di bilancio, le assemblee separate sono state l’occasione per illustrare il piano strategico 2023-2027 di Coprob-Italia Zuccheri che prevede un nuovo modello per il prezzo delle bietole legato all’andamento del prezzo dello zucchero e dei volumi di produzione.
“C’è grande richiesta di zucchero di filiera 100% italiana ed il mercato è sempre più attento alla sostenibilità – afferma Claudio Gallerani, Presidente di Coprob-Italia Zuccheri. È per questo motivo che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un cambio di passo sulla valorizzazione delle bietole conferite. In base allo scenario attuale, nel 2023 si attende un prezzo che potrà raggiungere i 60 €/t per i soci con contratto triennale aderenti al Sistema di Qualità di Produzione Integrata (SQNPI)”.

L’obiettivo, sottolinea la cooperativa Coprob-Italia Zuccheri, è quello di arrivare a certificare SQNPI - sistema di qualità nazionale di produzione integrata – l’intera filiera nei prossimi due anni e potersi così fregiare del marchio ministeriale dell’Ape. Questo permetterà di dare maggiore distintività al prodotto finito – dal semolato 100% italiano al grezzo di barbabietola ‘Nostrano’ – a supporto di una equa valorizzazione di una produzione rispettosa dell’ambiente e delle persone, in una visione proiettata al futuro della bieticoltura italiana.

“Intendiamo essere protagonisti sia dell’agroalimentare italiano che nel settore delle bioenergie” – conclude Gallerani. “Vogliamo essere un modello di economia circolare sostenibile, sia in termini ambientali che economici, ed in questo contesto si inserisce anche il nuovo progetto che prevede l’avvio di impianti di produzione di biometano partendo dalle polpe di barbabietola”.

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