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Economia

Al via oggi il MotorShow: ancora male mercato auto, aumento dei biglietti venduti

Da oltre un anno le nuove immatricolazioni precipitano costantemente. Il Presidente del Centro Studi Promotor: "Privilegiare non più le esigenze della finanza, ma quelle dell'economia reale"

Apre oggi i battenti il Motor Show di Bologna: accesso al pubblico dopo la giornata stampa, per il Salone (che ospita quest'anno 11 case costruttrici) giunto nonostante a crisi del mercato, alla sua 37ma edizione. Modelli esclusivi, ma anche tutte le novità da concessionaria, insieme a performance e simulazioni sia all'interno dei padiglioni che nelle aree esterne.

Motor Show di Bologna 2012

PREZZI DEI BIGLIETTI E SCONTI PER I RESIDENTI DELLE ZONE TERREMOTATE. Le prevendite avrebbero registrato fino a questo momento un piccolo aumento rispetto all'anno scorso, nonostante i prezzi siano troppo alti per molti: il ticket costa 18 euro, 15 per i ragazzi tra i 7 e i 13 anni e 10 per i visitatori che risiedono nelle aree colpite dal terremoto. 

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All’apertura del MotorShow, quest’anno in edizione ridotta, continua il trend negativo per il mercato dell’auto che ormai da dicembre 2011 segnala cali a due cifre. A novembre le nuove immatricolazioni si attestano sul – 20,10%, ovvero 106.491 unità. A confermarlo è il Presidente del Centro Studi Promotor GL events Gian Primo Quagliano che però lancia anche un segnale di speranza.

LE ELEZIONI POLITICHE. Alla conferenza di presentazione del Motor Show, che apre oggi al pubblico e fino al 9 dicembre , il Presidente del Centro Studi Promotor GL events Gian Primo Quagliano ripone qualche fiducia nelle elezioni 2013: “Se dalle elezioni arriverà una ripresa della fiducia, nel 2013 il mercato delle auto potrebbe risalire a 1.550.000 unità, in rialzo del 10,7% sul 2012, ma con un calo del 34% sulla media annua del periodo ante-crisi". Oltre alla congiuntura economica, uno dei motivi del tonfo risiede nella sfiducia e nel timore dei consumatori che il nuovo governo dovrà sobbarcarsi “privilegiando non più le esigenze della finanza, ma soprattutto quelle dell'economia reale… In primo luogo attraverso una redistribuzione del carico fiscale".

GRUPPO FIAT. Un po’ di ottimismo anche sul fronte della “Casa di Torino” che ha subito flessioni pensanti, con qualche segnale di ripresa in Italia: 29,7%, in crescita rispetto al 28,4% di un anno fa e al 29,14% di ottobre. Cali meno pesanti anche sulle immatricolazioni, mentre pessimistiche sono le valutazioni per le case estere: “Favorevolissime politiche commerciali messe in campo da tutte le case automobilistiche", osserva il presidente UNRAE Jacques Bousquet non sono state sufficienti per le famiglie, che "guardano preoccupate ai costi di gestione dell'auto". Stesso avviso per Anfia, l’associazione delle case auto italiane: ”Vendite e produzione nazionale ai minimi storici - quest'ultima è ormai scesa ai livelli degli anni sessanta e oltre il 40% dei volumi prodotti è destinato ai mercati esteri - minano seriamente la sopravvivenza della nostra filiera in Italia", avverte il presidente Roberto Vavassori.
 

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