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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Lavoro a Bologna: leadership per l'occupazione femminile, problemi per i giovani

Mentre oltre il 60% delle donne nel bolognese lavora, è in forte calo il tasso di occupazione giovanile, come in tutta Italia, riducendosi in quattro anni di circa 20 punti percentuali

La  provincia di Bologna conferma la leadership italiana nell'occupazione femminile: 63,7% delle donne del territorio bolognese ha un lavoro. Le donne  a  Bologna  rappresentano  il  46%  del totale degli occupati. Prima posizione  nel  confronto  con  le  principali province italiane, anche per quanto riguarda il tasso di occupazione totale (68,6%), più di Firenze e Milano.  Arretramento di una sola posizione rispetto al 2011 (dal 2° al 3° posto),  per  quanto  riguarda il tasso di occupazione maschile (73,6%), subito dopo Verona e Firenze. In  una situazione di recessione che si prolunga ormai da alcuni anni, accompagnata da un calo dell'occupazione, il territorio bolognese regge dunque meglio degli altri principali territori italiani.

Rimane stabile nel 2012 la proporzione tra gli individui attivi nella provincia di Bologna, quelli cioè  in  grado  di  svolgere  un'attività lavorativa: su 100, 54 uomini e 46 donne. Nel 2012 il tasso di attività in provincia di Bologna supera quello italiano di quasi 10 punti percentuali e di 1 punto percentuale quello regionale.

Il  tasso  di occupazione per la popolazione fra i 15 e i 64 anni a Bologna nel 2012 è pari al 68,6%, in calo di un punto percentuale rispetto all'anno precedente. Se si fa riferimento invece all'ultimo quinquennio, caratterizzato dall'affermarsi di una crisi economica senza precedenti recenti, il calo è di circa 4 punti percentuali. La riduzione del tasso di occupazione ha accomunato donne e uomini: per le prime il tasso di occupazione nel 2012 tocca il 63,7% contro  il  73,6% dei maschi. La riduzione  nell'arco  degli  ultimi 5 anni va dai circa 3 punti percentuali per le donne occupate ai quasi 5 punti per i loro colleghi maschi.

IN CALO L'OCCUPAZIONE GIOVANILE ANCHE A BOLOGNA. In  linea  con  le  tendenze  nazionali  è  in forte calo anche il tasso di occupazione  giovanile. In un contesto in cui l'occupazione dei giovani fra i 18 e  i  29  anni è calata, nella nostra provincia, dal 68% del 2008 al 48,1% del 2012, il tasso di occupazione delle giovani lavoratrici è pari al 46,9%, in calo di quasi 17 punti percentuali rispetto al 2008; per i maschi la  situazione  occupazionale  peggiora nell'ultimo quinquennio di quasi 23 punti  percentuali,  scendendo  dal  72%  del  2008  al  49,3% del 2012. In fortissima  crescita,  soprattutto  per gli uomini in questa fascia di età: nel  2012  erano  disoccupati il 21,5% dei maschi e il 12,5% delle femmine, pari in complesso al 17,5%. Ma quel che più preoccupa è l'accelerazione del fenomeno  negli  ultimi 5 anni: basti ricordare che nel 2008 la percentuale era pari all'1,5% per i maschi e al 4,7% per le femmine.

DISOCCUPAZIONE FRA I 15 E I 64 ANNI. Anche per quanto riguarda la disoccupazione della popolazione  fra i 15 e i 64 anni,  il  nostro  territorio  vede una riduzione del dato al femminile nell'ultimo quinquennio (giunto al 46% nel 2012) pur avendo subito, sempre nello  stesso  periodo, un'impennata del tasso di disoccupazione totale che si è più  che  triplicato, arrivando a toccare nel 2012 il 6,9% (7% per i maschi e 6,8% per le femmine). In presenza di trend fortemente negativi per tutti i livelli territoriali, il territorio bolognese vede ridursi il gap a proprio  favore  sia  nel  confronto  con  il dato nazionale che con quello regionale. 

UNA PANORAMICA SULL'OCCUPAZIONE E I NUMERI SUL NAZIONALE. Nel  2008 la disoccupazione a livello nazionale (6,7%) era il triplo  di  quella registrata nel bolognese (2,2%); nel 2012 questo divarioproporzionalmente  si  riduce (6,9% in provincia contro il 10,7% italiano). L'aumento  della  disoccupazione,  che  ha  coinvolto pesantemente anche la nostra  realtà  territoriale,  ha  determinato un arretramento della nostra provincia  nella graduatoria della disoccupazione nelle principali province italiane.  Rispetto  al 2011 Bologna perde infatti il primo posto a livello femminile  e  arretra  di  due posizioni (dalla terza alla quinta) anche in ambito maschile; nel complesso invece conserva, come l'anno precedente, pur a una certa distanza, la seconda posizione dopo la provincia di Verona.

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