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Economia

Schiacciati dalla pandemia, gli operatori dello spettacolo dal vivo fanno rete: "Serve immaginare un futuro nuovo"

È nata l’Associazione PER, per daer voce a tutto il settore, in sofferenza: "Prima della pandemia, il settore produceva centinaia di eventi, con milioni di euro di fatturato. All’attuale blocco del comparto, alcuni operatori hanno reagito congiuntamente riflettendo sul proprio ruolo professionale, economico-sociale"

Il 25 novembre 2020 è stata costituita l’Associazione "P.E.R. – Promoter Emilia-Romagna" per salvaguardare, promuovere e sviluppare le attività dello spettacolo dal vivo e creare opportunità di lavoro di qualità nella Regione Emilia-Romagna.

Si dà così forma giuridica e concretezza al manifesto politico PER gli Invisibili nato negli scorsi mesi, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che ha portato alla realizzazione di 5 eventi consentendo a oltre 500 lavoratori di riprendere il proprio ruolo professionale e a oltre 4.000 spettatori di assistervi in presenza, occasioni uniche nell’estate della pandemia.

L’associazione  si professa "indipendente, senza scopo di lucro ed è inclusiva, aperta e disponibile ad allargare la propria compagine sociale ad altri operatori residenti in Emilia-Romagna che – condividendo finalità, attività e obiettivi di P.E.R. - lavorano nel comparto dello spettacolo e della musica dal vivo".

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La struttura di PER

Presidente dell’associazione è stato eletto all’unanimità Rolando Rivi, promoter e amministratore di Studio’s di Modena. Il Comitato Direttivo è composto da Francesco Cattini, Agente per IMARTS, Carpi; Libero Cola, Promoter per Vidia/Romagna Concerti, Cesena; Roberto Meglioli, Manager per Medials Live, Reggio Emilia; Lele Roveri Talent Buyer per Estragon Bologna. Presidente dei Probiviri Alessandro Ceccarelli per BPM Concerti; Tesoriere Ilaria Gradella per Puzzle Puzzle. Tra i soci fondatori sono presenti anche Rossella Bonezzi di Prima del Palco, Tania Borelli di Ital Show, Enzo Milani di Musicando, Marco Panzacchi di Boxerticket.

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Lo schiaffo della pandemia e la necessità di guardare al futuro

"Prima della pandemia - rimarca l'associazione - il settore produceva centinaia di eventi, con milioni di euro di fatturato, coinvolgendo migliaia di addetti, di partecipanti e sostenendo anche il turismo. All’attuale blocco del comparto per contenere l’epidemia da Covid19, alcuni operatori dell’Emilia-Romagna hanno reagito congiuntamente riflettendo sul proprio ruolo professionale, economico-sociale e immaginando un futuro nuovo".

I temi al centro dell’attività di P.E.R. costituiscono ambiti strategici per la promozione e lo sviluppo della filiera dello spettacolo dal vivo in Emilia-Romagna: la rappresentanza unitaria delle istanze del settore nel dialogo con le istituzioni, la creazione di maggiori opportunità di lavoro qualificato per gli aderenti, la tutela degli interessi dell’intera filiera delle manifestazioni di musica dal vivo, la valorizzazione e la promozione dei talenti artistici emiliano-romagnoli in Europa e nel resto del Mondo.

Tra i primi impegni in agenda vi sono la stesura di protocolli volti a migliorare le condizioni di sicurezza di operatori e spettatori, la creazione di un codice etico del settore e il riconoscimento delle professionalità degli operatori dello spettacolo e della musica dal vivo, ruoli fondamentali nella formazione civico-culturale della popolazione.

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