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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pensioni, presidio in Prefettura: "Pensionati stanchi di essere considerati una zavorra"

I pensionati dell'Emilia Romagna scendono in piazza, appuntamento a Bologna: 'Sin dalla presentazione della riforma Fornero eravamo contrari alla legge e avevamo fatto presente il pericolo che la Consulta la bocciasse'

I pensionati dell'Emilia Romagna domani mattina saranno in presidio davanti alla Prefettura di Bologna (dalle ore 10.30 alle 12).
Le ragioni della mobilitazione sono state spiegate questa mattina in una conferenza stampa dai segretari generali di Spi-Cgil Fnp-Cisl Uil-Pensionati dell'Emilia-Romagna. Bruno Pizzica (Spi-Cgil) ha ricordato che sin dalla presentazione della riforma Fornero i sindacati pensionati, oltre ad essere assolutamente contrari alla legge avevano fatto presente il pericolo che la Consulta la bocciasse successivamente per incostituzionalità: E' quello che è avvenuto nei giorni scorsi e adesso questa ingiustizia verso i pensionati va sanata al più presto. Già tre anni fa la Corte bocciò il blocco degli aumenti degli stipendi di manager e funzionari pubblici. In quell'occasione il Governo mise riparo al danno molto rapidamente. Ora non si può non applicare la sentenza perché i pensionati contano meno o sono in numero maggiore”.

Loris Cavalletti (Fnp-Cisl) ha sottolineato che il sindacato “non ci sta alla logica della contrapposizione anziani-giovani. La realtà è che i soldi che sono stati ingiustamente tolti ai pensionati non sono andati ad aiutare le giovani generazioni. Una patrimoniale in Italia c'è già stata ed è quella verso le classi medio-povere: il blocco delle pensioni e l'aumento della tassa sulla prima casa. Renzi ora ci convochi perché noi conosciamo bene la realtà e con noi è possibile studiare una soluzione che non rechi danno al Paese”.

'I pensionati sono stanchi di essere considerati una zavorra - per Rosanna Benazzi (Uil-Pensionati)  - noi abbiamo contribuito a farlo grande questo Paese. La Corte costituzionale ha riconosciuto che le pensioni sono un salario differito che i lavoratori hanno accantonato per la vecchiaia e quindi va equiparato ai salari. Qualcuno ci accusa di non aver fatto abbastanza: non è vero, abbiamo lottato usando il senso dell'equilibrio che serve ad un Paese in crisi. E adesso siamo pronti a dare ancora il nostro contributo sedendoci al tavolo con il Governo per trovare insieme una soluzione ai danni causati dai governi precedenti”.

Il presidio di domani a Bologna è il primo che i sindacati pensionati attuano in Italia, dopo la richiesta di incontro avanzata a livello nazionale al ministro del lavoro Poletti. Infine i tre sindacati sottolineano che "in questo momento i pensionati non devono presentare alcuna domanda di adeguamento (che è stata esclusa anche da una circolare Inps) in attesa delle decisioni attuative del Governo sulla sentenza della Corte costituzionale"


 

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