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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Plastic Tax, la Granarolo sulla manovra: "Se l'approvano per noi i costi saranno insostenibili"

Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo: “Ogni anno imbottigliamo il nostro latte in 220 milioni di bottiglie di plastica e il 25% è R-PET. Spendiamo 67 milioni di euro di imballaggi in plastica, una cifra importante"

"La manovra, se approvata così come è, farà registrare a Granarolo un malus di costi di 17,5 milioni di euro, un costo insostenibile, quando peraltro Granarolo si considera un’azienda che un impegno importante l’ha preso. Abbiamo annunciato un -3787 tonnellate di CO2 equivalente, entro il 2021, all'illuminazione di una città di 55.000 abitanti" ha spiegato Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo commentando l'ipotesi Plastic Tax, introdotta nella prossima Legge di Bilancio a cui sta lavorando il Governo.

I prodotti che potrebbero subire la tassa (l'imposta da 1 euro/kg) sulla plastica sono le bottiglie di plastica, le buste, le vaschette monouso e il tetrapak del latte, ma anche gli imballaggi che si usano per proteggere gli elettrodomestici e packaging di vario genere.  

E c'è anche il presidente di Confcooperative Emilia-Romagna Francesco Milza a chiedere al Governo un ripensamento sulla Plastic Tax: “Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica: è bene che le Istituzioni a tutti i livelli lo comprendano, altrimenti si continuano a lanciare proclami che non trovano concretezza. Aggiungere una nuova tassa per le imprese sull’utilizzo della plastica negli imballaggi non risolve il problema ma scarica i costi della riduzione dell’impatto ambientale esclusivamente su aziende, lavoratori e consumatori”.

Tassa sulla plastica: al centro del dibattito pre-Regionali

“Le nostre imprese hanno bisogno di essere accompagnate per un periodo congruo e con apposite misure verso un processo di riconversione industriale per diminuire l’utilizzo della plastica nelle loro produzioni – aggiunge inoltre  Milza –, ma questo obiettivo non può essere perseguito improvvisando una nuova tassa. Invece di premiare e valorizzare quelle aziende che stanno riducendo il ricorso alla plastica e scelgono di utilizzare i materiali riciclati per il packaging dei loro prodotti, e invece di sostenere la filiera industriale del riciclo oggi più che mai in difficoltà dopo il blocco delle importazioni dalla Cina, con l’introduzione della Plastic Tax il Governo rischia di arrecare danni al sistema produttivo, senza portare benefici ambientali”.

E a proposito di impegno, Calzolari insiste sul percorso che per esempio la sua azienda sta portando avanti da tempo: "Le azioni che abbiamo messo in pista sono: sgrammature del packaging, introduzione massiva del R-PET e recupero degli imballaggi da reso mercato (progetto unico!). Oggi facciamo il 25% di tutti gli imballaggi in plastica con la plastica riciclata ed entro il 2021 il 50% di tutti gli imballaggi saranno in R-PET. Siamo partiti in anticipo e riusciremo a superare la richiesta europea di puntare al 30%  entro il 2030. Gianpiero Calzolari - Intanto con l’acceleratore multiazienda che abbiamo fondato, Agrofood BIC, lavoriamo alacremente su quello che viene definito il new packaging”.

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