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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Aumento dei prezzi e caro-spesa

Caro-spesa e caro-bollette, Federconsumatori: "La ripresa ci sta costando molto di più"

Fatica a vedere un orizzonte di calma. Secondo Federconsumatori: "Nella prima parte del 2022 dovremo fare ancora i conti con gli aumenti e sarebbe importante che la politica desse attenzione e maggiore ai controlli"

Il carrello della spesa ci costa di più per "l'effetto valanga" provocato dall'esplosione dei costi dell'energia e dei carburanti e oltre alle materie prime anche gli imballaggi hanno subito un bell'aumento dei prezzi. In sostanza, il momento di pagare il conto del supermercato così come le bollette di casa, è diventato la prova più che tangibile che i prezzi hanno subito una bella impennata. Renza Barani, presidentessa regionale di Federconsumatori Emilia-Romagna, spiega cosa sta accadendo partendo dalla segnalazioni dei consumatori agli oltre 80 sportelli sparsi per il territorio: "Le segnalazioni sono davvero molteplici e arrivano da tutti i territori della nostra regione. Le persone hanno cominciato a rivolgersi a noi alla fine dell'estate, principalmente per le questioni energetiche: aldilà degli allarmi sul tema energetico, è chiaro che ci siano dei mutamentei in atto in ambito del mercato. Uno scenario che di anno in anno porta in avanti la scadenza del passaggio obbligatorio da tariffe amministrate dalle autorità al mercato libero, con un ultima proroga al 2023 da parte del governo Draghi. I consumatori si rivolgono a noi per sapere come districarsi nella scelta dei contratti e come fare a capire quale sia la proposta più adatta alla loro stuazione. In seguito a questa ondata le denunce si sono concentrate sulle notizie di aumento anche del gas, oltre che dell'elettricità. La ripresa dalla fase più critica della pandemia ci sta constando molto di più". 

E si parla principalmente di carburanti, visto il preoccupante balzo dei prezzi del metano...

"Una situazione che riguarda tutto il nostro Paese e non solo l'Emilia-Romagna, regione nella quale per altro sono maggiormente diffuse le auto alimentate a metano (circa un quarto delle 980.000 complessive circolanti in Italia e Bologna è la provincia italiana con maggiore quantità di autovetture a metano). Sono state e sono tantissime le chiamate ai nostri centralini da parte di consumatori e consumatrici che protestano per il fortissimo aumento: in questa condizione, dopo molti anni di fermo dei prezzi (anche quando il costo degli altri carburanti scendeva) è arrivata la stangata: in un distributore della provincia reggiana il costo al kg ha raggiunto i 2,266 euro, contro i 0,99 delle settimane precedenti. Difficile non pensare a speculazioni in corso, anche gravi, visto che l’incremento del gas non può incidere con queste modalità nel prezzo alla pompa. Per Federconsumatori deve alzarsi di molto il livello di attenzione a questo problema.  Per verificare se sono in corso fenomeni speculativi è necessario che scendano in campo soggetti pubblici, come la Guardia di Finanza. Anche il Garante della Concorrenza e del Mercato deve interessarsi di questa situazione, prima che cessino le file davanti ai distributori più economici, perché tutti si saranno allineati in alto; troppo in alto".

Esplosi i costi di luce e gas: l'intervista 

Torniamo alla spesa e ai beni alimentari: quale la situazione? Quali le denunce dei consumatori del nostro territorio? 

"Fra il mese di ottobre e il mese di novembre abbiamo assistito a un aumento dei costi dei beni alimentari, beni primari come il grano e  prodotti da esso derivati. In parallelo, il rincaro ha riguardato anche la logistica. Da qui sono partite diverse segnalazioni da parte dei cittadini e da noi invece è partito un ragionamento sui salari, che non sono ancorati a dei meccanismi automatici di adattamento all'aumento del costo della vita: rischia di essere un'inflazione che non vediamo come recuperata nelle entrate delle famiglie. Abbiamo dei timori sulla capacità di reggere questi aumenti e ne abbiamo parlato con la Regione. Le famiglie resteranno al buio perché non riescono a pagare le bollette?".  

E il pericolo di speculazione esiste? 

"Certamente sì. Per noi si tratta di un problema primario: in parte gli aumenti sono 'giustificati', ma in parte vanno fatti anche dei controlli (per questo ci siamo già rivolti all'anti trust con un esposto). La questione è naturalmente di respiro nazionale e si stanno sommando delle problematiche che non trovano una facile soluzione". 

Gli effetti li vediamo in tutto il Paese, ma la questione è di fatto internazionale? 

"Tutto questo deriva da tensioni internazionali a partire dalla questione del gas dell'Ucraina e della Bielorussia: ne passano meno all'Europa e di conseguenza salgono i prezzi. In Italia ne abbiamo una produzione limitata e siamo esposti anche sul fronte energia elettrica visto che la acquiostiamo da altre nazioni come la Francia. E' necessario insomma che la questione venga affrontata su scala più estesa perchè un impatto così non lo si regge a lungo e con i fondi che il governo può elargire alle famiglie in difficoltà". 

Per fare fronte a tutto questo che consigli può dare ai cittadini/consumatori? 

"I cittadini sono sempre antenne molto sensibili e purtroppo questi aumenti li portano ad essere prudenti, con un rischio di impatto di restrizione nei consumi. Se ho dei dubbi sul mio futuro economico aspetto e non spendo. Ragionevole. Questo sta già accadendo ed è un fenomeno che rallenta l'economia. Suggerisco di essere ancora più attenti e a selezionare attentamente i propri fornitori: non è solo il prezzo da monitorare, ma la qualità di quello che noi compriamo, soprattutto in tema di consumi alimentari vista la connessione con la nostra salute. Evitare gli sprechi, anche. 

Caro bollette: l'appello delle associazioni dell'Emilia-Romagna

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Renza Barani, presidentessa regionale di Federconsumatori Emilia-Romagna

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