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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Il reddito dei bolognesi aumenta, ma i più ricchi sono gli over 60

Redditi alti nelle zone Colli, Galvani, Marconi e Murri, minimi in Bolognina e San Donato. Rimane la distanza di genere tra uomini e donne. Giovani in difficoltà

DICHIARAZIONI. I redditi esaminati sono quelli imponibili ai fini Irpef, che colgono una dimensione della ricchezza personale e familiare che però non comprende informazioni dettagliate sul patrimonio di natura mobiliare e immobiliare. Più della metà dei contribuenti dichiara meno di 20.000 euro lordi, tre su cinque sono donne. ù

Nel 2015 a Bologna sono stati dichiarati 7,326 miliardi di euro di reddito imponibile ai fini Irpef, contro i 7,226 miliardi di euro dell’anno precedente. Il numero dei contribuenti si attesta a 293.587: in aumento risultano quelli di età compresa tra 45 e 59 anni e, in misura più ridotta, gli anziani over 75. Tiene la classe dei giovani fino a 29 anni, mentre in calo sostenuto appaiono le età 30-44 e 60-74 anni. Queste dinamiche sono comunque coerenti con le corrispondenti leve demografiche. Il reddito medio imponibile ammonta a 24.955 euro per contribuente, contro i 24.628 euro registrati nel 2014. Fra le grandi città italiane Bologna si colloca al terzo posto nella graduatoria del reddito medio, che vede Milano in posizione dominante. Il reddito mediano (valore che divide esattamente a metà la distribuzione, posizionando il 50% dei contribuenti sopra questa soglia e l’altro 50% sotto) è pari a 19.557 euro contro i 19.408 dell’anno precedente. Per effettuare un confronto corretto tra i due anni è anche necessario tenere presente che nel 2015 a Bologna si è registrato un tasso medio di inflazione negativo, pari a -0,6%. Pertanto sia in termini nominali che reali, il reddito medio e quello mediano in città aumentano leggermente.

Oltre la metà dei contribuenti bolognesi (52%) dichiara cifre inferiori ai 20.000 euro di imponibile, pur detenendo solo il 21% della ricchezza. Se si alza la soglia a 30.000 euro, si comprende poco più dei tre quarti dei contribuenti. Solo il 3,3% dei cittadini ha dichiarato un importo superiore a 80.000 euro ma detiene quasi un quinto del totale dei redditi. L’asimmetria nella distribuzione dei redditi appare ancora più evidente se si analizzano i dati secondo il genere. Sotto i 20.000 euro di imponibile risultano infatti il 44% degli uomini e ben il 59,2% delle donne. Se si considera la soglia dei 30.000 euro, le due quote passano rispettivamente a 69,3% e 83%. Guardando alle fasce più alte, ha dichiarato più di 80.000 euro il 5,1% degli uomini e l’1,5% delle donne.

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