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Riaperture, Bonaccini: "La parola coprifuoco andrebbe abolita, si può pensare di anticipare qualche scadenza"

Il presidente su La7 risponde alla campagna della Lega contro il divieto di spostamento dalle 22: "Usciamo dalle polemiche per avere qualche titolo in più, è necessario seguire l'andamento epidemiologico"

"Non bisogna sciuparla e non si sciupa se si lavora insieme, se si semplificano le norme,io ho esultato quando Draghi ha consegnato il PNRR all'Europa". Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervistato su La7, sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia il pacchetto concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.

Bonaccini non si dice deluso sulla riconferma del divieto allo spostamento alle 22: "La parola coprifuoco andrebbe abolita, ricorda i conflitti. Tutto il settore della cultura, la musica dal vivo e all'aperto, non avevano mai riaperto, è un bellissimo segnale, Draghi ha anticipato anche di una settimana, altre cose non sono state accolte, ma è un fatto positivo". 

Il presidente si era dichiarato d'accordo con un prolungamento alle 23, ma "è necessario seguire l'andamento epidemiologico per evitare ricadute che non ci possiamo permettere - sottolinea riferendosi alla 'battaglia' della Lega - eviterei comunque una guerra di religione" anche perchè "Mario Draghi ha interesse a riaprire il paese, quindi, usciamo dal dibattito delle 22 - 23".

Esponenti della Lega Emilia-Romagna oggi hanno infatti organizzato un presidio sotto la sede della Regione per ribadire il proprio "no al coprifuoco", mentre nel fine settimane ha lanciato una raccolta firme. 

"No coprifuoco": dopo la raccolta firme, la Lega in presidio in Regione 

Bonaccini prova a evidenziare però alcune contraddizioni: "Consiglierei al governo, per gli eventi sportivi le stesse regole, posso ad esempio andare a teatro e non assistere a un evento sportivo - e poi - la palestre dovrebbero riaprire a giugno, ma ho l'impressione che in troppi chiamino a casa i personal trainer, si rischia abusivismo". 

Il presidente stigmatizza le polemiche "per avere qualche titolo in più" e ricorda il comparto matrimoni ed eventi ha manifestato ieri sotto la Regione: "Li ho ricevuti - sottolinea - hanno fatto una manifestazione di una civiltà assoluta, non chiedono la luna, ma di poter avere almeno una data. A differenza di altre attività se ti sposi ti devi preparare un pochino prima. Nei prossimi giorni si può pensare persino ad anticipare qualche scadenza - e conclude - l''estate è un vaccino naturale, se (i vaccini) arrivano abbiamo lo strumento per vincere questa battaglia. Più ce ne danno, più ne facciamo". 

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