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Ricerca di lavoro: a Bologna dossier Regione per 9mila 'occupabili'

I dati su Bologna: per due terzi si tratta quasi solo di cercare una occupazione adatta, pr gli altri occorrono corsi di aggiornamenti o -nei casi più gravi- un vero e proprio percorso di reinserimento economico

Per l'area metropolitana son poco più di 9mila, in tutta la regione oltre 38mila. Sono le pratiche per l'orientamento al lavoro avviate in Emilia-Romagna per raggiungere la quota del Gol, il programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori, su cui pendono oltre 4,4 miliardi di euro del Pnrr. 

Lo fa sapere la Regione Emilia-Romagna, che per mezzo dell'assessore Colla parla di "obiettivo raggiunto in meno di cinque mesi". Il sistema, fa sapere viale Aldo Moro, è stato strutturato con l'aiuto, oltre ai centri per l'impiego, anche degli enti accreditati e ha comportato decine di migliaia di incontri per approfondire competenze professionali ed esperienze lavorative, ma anche l’analisi di ogni singola situazione, con un orientamento personalizzato. E poi, la ‘stipula’ di un Patto per il lavoro tra persone in cerca di occupazione e chi possa fornire un supporto per rientrare nel mercato del lavoro.

Il Programma Gol, come detto, realizza una delle ‘missioni’ del Pnrr, quella che prevede la riforma delle politiche attive del lavoro, ed è finanziato con 4,4 miliardi di euro, oltre ai 500 milioni di euro a valere su React-Eu. Per la sua concreta attuazione, l’Emilia-Romagna può contare su una prima assegnazione di oltre 55 milioni di euro, a seguito del riparto nazionale del 20% della dotazione complessiva del Programma.

"Risultati raggiunti in anticipo"

"Con anticipo abbiamo centrato e superato l’obiettivo prefissato- commenta l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Col Programma Gol si concretizza un investimento senza precedenti sulle persone, sulle loro competenze, capacità e talenti e si attua un nuovo sistema per le politiche di orientamento. Le oltre 40 mila persone prese in carico al 10 dicembre entreranno ora in un percorso di formazione e i centri per l’impiego, in collaborazione con i soggetti privati accreditati al lavoro, sono già all’opera per creare la mediazione col sistema delle imprese. Col nuovo anno possiamo dunque attuare le misure necessarie per la ricucitura sociale nella mediazione fra domanda e offerta, nell’arcipelago del mondo del lavoro dipendente e autonomo, utilizzando tutte le risorse stanziate. Presenteremo i dati completi e aggiornati di Gol a fine febbraio a un’iniziativa sulle dinamiche del lavoro, a cui abbiamo invitato il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone".

Il Monitoraggio regionale: chi chiede aiuto ai centri per l'impiego

Da luglio a tutto novembre sono state effettuate in Emilia-Romagna un totale di 37.614 prese in carico Gol. Persone disoccupate, beneficiari di reddito di cittadinanza, in Naspi o con DisColl, indennità di disoccupazione mensile (prestazione a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione).

Quasi il 68% è donna (23.254 femmine e 14.360 maschi), uno su cinque è under 29 mentre la fascia di età maggiormente rappresentata, 36,1%, è quella compresa tra i 40 e 54 anni, seguita dagli over 55 (21,6%) e da dai 30-39enni (21,5%).

La presa in carico Gol è caratterizzata dalla stipula di un Patto per il lavoro a cui è associato un profilo qualitativo: per ciascun utente è stato stabilito a quale intervento di politiche attive possa o debba accedere. Quattro le tipologie di percorso, con i conseguenti 4 cluster Gol di riferimento. Per 6 utenti su 10 (23.912 persone, il 63,6% del totale) è previsto il reinserimento lavorativo, in quanto presentano un profilo di disoccupato compatibile con le offerte di lavoro del mercato e senza nessun bisogno formativo.

Un utente su quattro (8.938 persone, il 23,8%) necessita di un aggiornamento professionale, ovvero un profilo compatibile con le offerte del mercato del lavoro ma non del tutto adeguato: per loro è prevista una formazione di breve durata di aggiornamento professionale. Per 3.399 persone, il 9%, occorre una e vera propria riqualificazione (formazione intensiva o qualificazione) poiché si tratta di persone con un profilo poco spendibile sul mercato del lavoro.

Sono, invece, 1365 (3,6%) i destinatari più vulnerabili, quelli che presentano ostacoli e barriere di natura personale e sociale e per i quali dovrà essere attivata anche la rete dei servizi territoriali, quali i servizi sociali, sanitari, ecc.

Il lavoro di profilazione è stato realizzato dai Centri per l’Impiego. I programmi Gol con soggetto attuatore enti accreditati sono stati 30.506, mentre sono 7.108 quelli con attuatore i Centri per l’impiego.

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