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Rider licenziato, la piattaforma lo reintegra: "Aderiamo alla Carta di Bologna"

Winelivery lo aveva sospeso per aver strappato un biglietto inneggiante al duce davanti al destinatario della consegna. Questa mattina un presidio organizzato dalla UIL davanti alla sede bolognese della piattaforma

"Ci rendiamo nuovamente disponibili ad accettare le candidature". Lo fanno sapere Uil Bologna e la piattaforma Winelivery che aveva sospeso il rider, Luca Nisco, per aver strappato un biglietto inneggiante al duce davanti al destinatario della consegna. 

Dopo il presidio organizzato dalla UIL questa mattina davanti alla sede bolognese della piattaforma e l'intervento dell'assessore comunale al lavoro, Marco Lombardo, in sede di Consiglio, il giovane è stato reintegrato. 

Per Winelivery, una parte di responsabilità è da attribuire all'operatore che ha preso l'ordinazione e trascritto il messaggio: "La nostra convinzione come azienda e come cittadini è di assoluta condanna ai comportamenti che inneggino qualsiasi forma di fascismo. Abbiamo riflettuto con molta attenzione sul parere dell'assessore Lombardo e del Comune di Bologna - continua l'azienda - con l'obiettivo di distendere i toni e definire la questione in maniera positiva per tutte le parti in causa, ci rendiamo nuovamente disponibili ad accettare le candidature di Nisco, nella certezza che i suoi comportamenti lesivi della privacy dei clienti e dell'immagine aziendale non si ripetano in futuro". 

Winelivery inoltre si dice disponibile ad aderire alla "Carta di Bologna", la carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano, firmata a maggio del 2019, e diventata base per la legge approvata nell'ottobre dell'anno successivo. 

"La notizia del reintegro di Luca è una notizia bellissima che ci riempie di orgoglio. Siamo felici per lui. Anche perché ha dimostrato coraggio nel denunciare pubblicamente ciò che gli era accaduto. Molti lavoratori senza diritti come lui tacciono e subiscono - ha dichiarato il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani - una vittoria che oltretutto arriva alla viglia di questo Primo Maggio e che ci dà speranza. La reazione della Uil e della Uil Emilia  Romagna è stata ferma e decisa ed ha pagato in pieno. Lottare per  i diritti dei lavoratori che vanno difesi senza se e senza ma, è e sarà sempre il nostro scopo. Rimane però un po’ di amaro in bocca: quanti sono i Luca in un mondo del lavoro sempre più precarizzato e senza tutele? Sempre uno di troppo, per noi. Ed  per tutti questi lavoratori per cui continueremo le nostre battaglie in tutte le sedi istituzionali e senza sarà necessario nelle piazze. Questa zona grigia di lavoratori a chiamata, ‘comandati’ da algoritmi, va eliminata: occorre chiarezza; occorrono contratti; occorre legalità"

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