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Economia

Patto di legalità tra Agenzia Entrate, Comune di Bologna e Guardia di Finanza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Continua il sodalizio tra Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e Comune di Bologna. E’ stato rinnovato oggi, infatti, il Patto per la legalità fiscale e sociale.

L’obiettivo principale della collaborazione avviata nel 2012 con la Guardia di Finanza e il Comune di Bologna, all’interno della più ampia cornice della partecipazione alle attività di accertamento, è definire, attraverso il coordinamento inter-istituzionale, piani di controllo mirati su particolari tipologie di soggetti, attività e operazioni. Il vantaggio è duplice: per l’amministrazione finanziaria, la possibilità di attingere a nuove fonti di innesco dell’attività di controllo; per il Comune, l’incremento delle segnalazioni di sospetta evasione fiscale, ma anche una più equa fruizione dei servizi di welfare.

L’accordo. In base all’accordo il tavolo tecnico, composto dai rappresentanti dei tre enti, assicura il coordinamento operativo di specifici percorsi di indagine. I tecnici comunali, inviano all’Agenzia delle Entrate e, nei casi più complessi, che richiedono ulteriori approfondimenti investigativi, alla Guardia di Finanza segnalazioni su diverse casistiche, quali, ad esempio: partite Iva sospette, dichiarazioni Isee anomale, iscrizioni al registro dei residenti all’estero (Aire), falsi enti non commerciali, collaboratori domestici non dichiarati, lavori edili in nero, cessioni di terreni edificabili, proventi per la concessione degli spazi per l’installazione di impianti di telefonia non dichiarati, plusvalenze da cessione di licenza di aziende. L’Agenzia delle Entrate fornisce al Comune dati e notizie per gli accertamenti Ici, Tasi e Imu e per la revoca di agevolazioni non spettanti. Compito della Guardia di Finanza, infine, è quello di comunicare all’Agenzia gli esiti dei controlli effettuati sulla base delle segnalazioni comunali. Da quest’anno, inoltre, i percorsi di indagine si allargano ricomprendendo attività indirizzate al miglioramento della qualità dei dati e della fruibilità dei servizi catastali. Spetterà al Comune, infatti, segnalare all’Agenzia, le unità immobiliari il cui classamento risulti palesemente incongruente rispetto a fabbricati similari e aventi medesime caratteristiche. L’amministrazione finanziaria, da parte sua, provvederà ad accertare, ulteriormente, fabbricati (anche “fotoidentificati”) mai dichiarati al catasto.     

Alcuni casi di evasione. Bologna è tra i comuni della regione con la maggiore evasione accertata. Le segnalazioni del capoluogo, infatti, hanno fatto emergere ad oggi una maggiore imposta accertata di 5,4 milioni di euro. I casi di evasione sono molteplici e di diversa natura: in questa sede ci limitiamo ad illustrarne solo alcuni, a mero titolo esemplificativo. Incrociando le banche dati del Comune riguardanti le cessioni di licenza dei taxi con quelle dell’Anagrafe tributaria è stato possibile intercettare la posizione di un tassista che aveva dichiarato solo in parte il corrispettivo incassato per la cessione della propria azienda consentendo il recupero a tassazione di una maggior plusvalenza non dichiarata pari a 70mila euro. Un ulteriore caso di evasione particolarmente proficuo perché ha consentito da un lato il recupero dei maggiori imponibili non dichiarati al Fisco e dall’altra di incassare l’imposta di soggiorno non versata riguarda il titolare di un bed & breakfast in pieno centro storico che aveva dichiarato solo in minima parte il reddito derivante dalla propria fiorente attività. Grazie all’incrocio delle banche dati del Comune di Bologna con quelle dell’Agenzia delle Entrate è stato possibile recuperare un maggiore reddito non dichiarato pari a circa 27mila euro. I dati relativi alle concessioni degli spazi per l’installazione degli impianti di telefonia sono stati confrontati con le informazioni presenti nelle banche dati del Fisco ed è stato possibile intercettare la posizione di un contribuente che aveva concesso in locazione a un noto marchio di telefonia mobile un terreno per un periodo di nove anni dimenticandosi di dichiarare l’affitto percepito che, ogni anno, ammonta a  circa 20mila euro.

Degna di nota è anche l’operazione “Tricky Club” eseguita dalla Guardia di Finanza nei confronti di un circolo associativo felsineo, a cui facevano capo altri “locali” attivi nel settore dell’intrattenimento musicale. L’attività ha permesso di denunciare all’A.G. 5 responsabili, di sequestrare 4 locali, di individuare 17 lavoratori “in nero” e di ricostruire una base imponibile per circa un milione di euro.

Focus sugli “affitti in nero”. Attenzione specifica è dedicata alla lotta agli affitti “in nero”, attraverso l’analisi incrociata delle informazioni in possesso del Comune. Il Patto si affianca, infatti, al Progetto Sportello Registrazione Affitti, un accordo siglato nel giugno del 2010 per promuovere la legalità fiscale e che dedica, anche con la collaborazione della Guardia di Finanza, attenzione specifica alla lotta agli affitti “in nero”. Pensato per combattere il mercato degli affitti in nero, fenomeno che coinvolge spesso,  tanti studenti fuorisede, lo Sportello, consiste in uno spazio dedicato agli studenti nel quale è possibile ottenere, grazie alla presenza presso l’Ateneo di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, non solo una consulenza di base sui benefici fiscali riservati a chi detiene un contratto di affitto regolare, ma anche la registrazione dei contratti di locazione. Lo Sportello, inoltre, oltre a consolidare i valori di legalità e a rafforzare la compliance fiscale della futura classe dirigente del Paese, offre un servizio di rilascio di codici fiscali dedicato all’utenza universitaria internazionale (studenti e docenti).

Alle iniziative di controllo si affianca una campagna di sensibilizzazione: sul sito internet https://emiliaromagna.agenziaentrate.it è disponibile la Guida “Studenti e Fisco”,  sulle agevolazioni previste per gli studenti (borse di studio, premi per meriti artistici e scientifici, detrazioni e deduzioni).

La Guardia di Finanza di Bologna ha eseguito tra l’altro un controllo in materia di redditi da fabbricati nei confronti di un soggetto che svolgeva, in totale evasione di imposta, l’attività di locazione “in nero”, constatando redditi sottratti all’erario per 130mila euro, con una stima di imposta evasa pari a 55mila euro.

I risultati dello Sportello Registrazione Affitti a Bologna

ANNO

REGISTRAZIONI CONTRATTI

RICHIESTA INFORMAZIONI

TOTALE CONTATTI

Registrazione contratto originario

Cessioni/subentri

Proroghe/ Risoluzioni/Variazioni

Totale registrazioni

Sportello

Telefonate

E-mail

Totale richieste info

2010

47

9

3

59

119

63

34

216

275

2011

56

17

7

80

124

68

42

234

314

2012

49

9

3

61

138

155

19

312

373

2013

52

10

7

69

124

218

68

410

479

2014

69

27

11

107

196

479

76

751

858

2015*

12

10

4

26

23

368

27

418

444

TOT.

285

82

35

402

724

1351

266

2341

2743

*dati aggiornati al 23 settembre 2015

Dichiarazione del Direttore regionale. “La definizione di un piano strutturato di collaborazione, all’interno del quale si collocano i singoli percorsi di indagine – dichiara il Direttore regionale Agenzia Entrate Emilia Romagna, Antonino Di Geronimo - si pone non solo come strumento di contrasto all’evasione, ma più in generale come modalità di diffusione di una cultura della legalità, di cui le istituzioni devono essere le prime portatrici. La partnership con la Guardia di Finanza e il Comune di Bologna, rappresenta una risposta concreta all’esigenza di equità fiscale e di pari accesso ai servizi pubblici, fattori, questi ultimi, che incidono in modo significativo anche sulla tax compliance.”

Dichiarazione del Comandante Provinciale. “La Guardia di Finanza, con la prioritaria attività a contrasto delle più gravi forme di evasione ed elusione fiscale ed illeciti economico - finanziari, è da sempre impegnata a fornire risposte concrete ed incisive alle istanze di tutela delle imprese e dei contribuenti onesti ed a promuovere la cultura della legalità economica.

Con il patto in argomento si rinnova l’analogo impegno, in atto in ambito locale, del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Bologna anche nel perseguimento, con il proprio contributo operativo e professionale, delle finalità dell’iniziativa per gli aspetti di competenza, nel quadro di un ulteriore rafforzamento del rapporto sinergico già in essere tra le Parti interessate.

Dichiarazione della Vicesindaco del Comune di Bologna “ L’Amministrazione Comunale, ha da sempre perseguito l'obiettivo della legalità fiscale, perché solo così si può avere un fisco più giusto, meno oneroso e più efficiente e si può garantire un accesso e una contribuzione equa ai servizi pubblici locali. Sul fronte delle azioni di contrasto all'evasione dei tributi locali il Comune di Bologna ha realizzato solo negli ultimi tre anni un recupero di oltre 40 milioni di euro. Con riferimento all'evasione su tributi erariali, dal 2012 ad oggi ha inoltrato 569 segnalazioni qualificate, attività che ha portato, fino ad ora, ad una compartecipazione di € 1.409.155, relativa solo a parte alle segnalazioni trasmesse, tutt’ora in corso di analisi e accertamento da parte di Agenzia delle Entrate.

Il rinnovo di questo Patto darà ulteriore impulso alle molteplici e fattive attività di collaborazione già in essere fra le parti, e volte non solo a reprimere l'illegalità fiscale, quanto, soprattutto, a prevenirla, sia diffondendo  una cultura della legalità, sia fornendo azioni informative e di supporto, come nel caso degli affitti per gli studenti fuori sede.

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