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Bologna, hotel e locali strapieni per il ponte di Ognissanti: "Alberghi al 90%, lunghe file per mangiare e bere"

Il presidente di Asshotel e quello di Confesercenti confermano un "week-end straordinario". Tanti turisti italiani ed europei: "Siamo contenti di questo segno di ripresa, ma abbiamo ancora molto da recuperare"

Una Bologna piena di gente, con file lughissime davanti e negozi e ristoranti, difficilissimo riuscire a pranzare e cenare senza aver prenotato. Questo è ciò che abbiamo visto questo fine settimana, il week-end lungo del ponte di Ognissanti (e di Halloween). Segno della ripresa dopo i mesi difficili delle limitazioni e delle chiusure dovute al covid? Pare di sì, anche se per scaramanzia alcuni commercianti preferiscono essere cauti e scongiurare una situazione difficile e già vissuta. Non è solo una sensazione in ogni modo, il boom di questo ponte lo confermano anche i numeri, primi fra tutti quelli dei pernottamenti in città: "Il weekend appena trascorso ha segnato un 90% di occupazione degli alberghi - spiega Paolo Mazza, presidente di Asshotel - con prenotazioni fatte una/due settimane fa. Speriamo non sia un colpo di coda per evadere e che si possa ripetere anche all'Immacolata". 

Chi erano questi turisti? "Soprattutto italiani, ma anche qualche straniero. I numeri sono stati davvero ottimi e una delle letture che possiamo dare a questo sold-out  è data dal timore che con la risalita dei contagi possano tornare le restrizioni. Un po' come dire, adesso che posso vado in giro. Due parole però vanno spese per un segmento trascurato che è quello dei meeting e dei congressi: qui abbiamo ancora il distanziamento di un metro obbligatorio, mentre per esempi al cinema è stato tolto. Perchè?". 

Anche Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti, conferma un weekend straordinario: "Siamo rimasti impressionati dalla quantità di gente che ha trascorso Ognissanti a Bologna. E in aggiunta ci sono stati anche la maratona e la festa di Halloween: oltre agli alberghi, anche il food ha avuto il pienone, così come abbiamo visto girando per il centro storico. Un turismo buono anche da un punto di vista qualitativo. Qualche difficoltà l'abbiamo avuta con la gestione del gree-pass e il ricordare sempre l'obbligo della mascherina, ma va bene tutto pur di lavorare". 

Ma non ci possiamo lasciare alle spalle un anno difficile, giusto? "L'entusiasmo dell'aver visto una città vivace e appetibile, bella e apprezzata (salvo qualche critica su degrado e pulizia) non ci fa dimenticare quello che abbiamo passato e un anno da recuperare. Se anche incassassimo il massimo sarebbe sempre metà del fatturato, ma la cosa bella è soprattutto che siamo riusciti a far tornare a lavorare molti dipendenti". 

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